litigio Fiorentino non ignoto traduttore dell' Eroi* di di Ovidio* Fu poi tenuto in gran conto da* gì' immortali Bernardo e Torquato Tasso , a tal 9 the per aver egli, esortato il dubbioso Cantore di Goffredo a mettere a stampa il primo parto de' suoi studi , che fu il Rinaldo , quel somma Epico iu riconoscenza al Pavesi punto non esitò a dire the fu » in questa opinione confermato » da M. Cesare Pavesi , gentiluomo nella poe* sia , e nelle più gravi lettere tii Filosofia de-» gno di molta lode »> (i).
Fior di sapienza ed amantissimo di poesia fu Domeuico Ludovici encomiato profusamente da un Martorelli, da un Facciolati , da un Mazzocchi , da un Napoli-Signorelli , da un Muratori , e da altri assai ; perchè il Ludovici ti rammenta ne'suoi carmi la naturalezza di Ovidio e le veneri di Tibullo. Nacque sul finire dell'anno 1675 e morì nel 174^*
Suonano chiari i nomi di Amico Agnifili di* scoso dalla famiglia illustrata dal famoso Cardi* naie ; il quale fu d'ingegno esquisito al seuten» ziar del Massonio , ed autore dei spgueuti Poemetti in ottava rima: del caso di Lucifero, del* la Cattiviti di Giuseppe e del giudizio di Paride, Visse dal i555 al 1601. — Antonio Fabro Ami* ternino professore di umane lettere* nella Università Romana , e precettore del famoso Giulio de1 Medici , che poscia seduto al trono Pontificio si chiamò col nome di Clemente VII. — Gio: Bat* tista Legisti Canonico della Cattedrale, Protono* taro Apostolico, e Conle Palatino, in tempo ebe la corte del sommo Pontefice Urbato Vili fiori*
(1) Twftjuaio Tawo nella Prof* premessa al Rinaldo.
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