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   desiderasse lo invito a fermarsi innanzi al quadro della deposizion della Croce, esistente nella Chiesa di S. Spirilo in Roma , il quale dall'Ab. Lanzi fu definito bel dipinto. Egli ancora tenne
   ti. Masaccio sorpassò questo sno maestro e diede forza , moto e rilievo alle pitture. Andrea Castagna fu il primo Fiorentino a dipingere a olio , invenzione dì Giovanni di Bruges $ prima di cui solo si dilettavano gli artisti di dipingere a fresco e a guazzo., Cbe anzi ad ogni pie sospinto si ammirano ancora immagini di religione* sopra muri di Chiese , di cappelle e di cimiteri : gusto smodato di quei tempi. Perfezionatasi adunque sempre più la pittura comparve Leonardo da Vinci ( i45z-i5ig ), e questi fu il primo de1 moderni che studiò I' espressione con esattezza , diede alle figure più grazia che i suoi antecessori , e fu auche buon colorista. È celebre- poi )a sua Cena di Milano disegnata da Rubens e incisa da Soulman. Michel Angelo Buonarroti ( 1474'1 ^64 ) fa pittore, scultore, architetto e in nessun'arte men che sommo. Però essendo profondamente istruito sulF anatomia , ne fece una pompa pedantesca che obbliò la bella natura. Purtuttavolta il suo quadro rappresentante il Giudizio Universale , si reputa a giudizio de1 saputi il secondo quadro del mondo. — Checche sia di ciò certo si e che la scuola Fiorentina , quasi a dire , fondata da Leonardo da Vinci e da Michelangelo che n' è il patriarca, si distingue per la fierezza , per il moto , per una certa austerità malinconica , per uu' espressione di forza che quasi esclude le grazie e per un disegno grande e gigantesco. Ha è vero del pesante, ma h una maestk ideale che innalza la natura umana sopra la sua debolezza ; e tale che è d' essa una scuola veneranda e madre di tutte le altre.
   Vien reputato capo della scuola Romana Pietro Vannucci ( 1446-15*4 ) P'' 00,0 8olto >1 nome di Pe-rugino. Studiò questi sotto Leonardo da Vinci e dal Ver-rrcchio , e benché d' incontrastabil merito , fu però di gran lunga superato dal suo discepolo Raffaello Sanzio da Urbino ( j4&3-i52o ) > il quale co'suoi capolavori
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