Stai consultando: 'Artisti Abruzzesi Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI', Vincenzo Bindi
Pagina (145/309) Pagina
Pagina (145/309)
Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
— 138 -
Aumentale notizie, potrà consultare il voi. IV del nostro libro — Castel San Flaviano.
Questi insigni lavori dovettero essere eseguiti verso il 1176, quando reggeva l'Abbazia di Casauria Leonate, che fu splendido proteggere delle arti nelle nostre provincie Abruzzesi. Infatti il Monaco Giovanni, cronista di Casauria, ci fa sapere che nel ricordato anno 1176 Leonate « Ecclesiam opere mirifico renovare ooepil,et co-piosis expensis et apparatibus,etmagistrorum et coementoriorum agminibus aggregatili, primum frontespitium cura tribus porticis aedificavit, et ibidem sculpturis apparenlibus decoravit. Denique ipsam pulcherrimam portam, quae est ante, levavit, et sicut cer-nitur in tabidam, fabricavit, et priori operi conjunxit (1).
Dell'antica fabbrica, che venne innalzata dalla pietà e dalla munificenza di Ludovico II Imperatore, devastata dalle guerre e dai saccheggi dei secoli antecedenti, non restava che la sola Cripta, sulla quale Leonate nel 1176 edificò la famosa Basilica a tre navi, con ampio porticato della lunghezza di napoletani palmi 28, della largezza di palmi 61, della media altezza di palmi 52, decorata di un solo Abside semicircolare, che corrisponde alla navata di mezzo. Stupendi sono i basso-rilievi che decorano la facciata, come bellissime ed importanti dovevano essere le pitture che l'abate Leonate fece eseguire a fresco nell' interno della Chiesa, secondo lasciò scritto il Cronista — laudabili depinxit opere, ma che oggi più non esistono.
Fra i principali ornamenti di questa Basilica, che restano, quantunque doteriorati, ancora in piedi, bisogna annoverare £ambone, il candelabro pel cereo pasquale e le porle di bronzo.
L'ambone ed il candelabro sono formati della stessa pietra delle sculture del porticato. Sopra una base di circa tre quarti di palmo di altezza, che forma un quadrato di palmi nove, s'innalzano quattro bellissime colonne, le quali sostengono l'ambone, che ha forma quadrata. Nella faccia che guarda la porta principale della Chiesa, e nell'altra che prospetta verso la nave di sinistra, si ammirano sculture vaghissime, eseguite con non comune maestria, rappresentanti animali, fregi, rosoni ad alto rilievo, di classica forma, fiori e festoni vagamente intrecciati. Nel prospetto è scolpito un leone ala-
ti) Chronic. Casaur. col. 914 R. I. S. Murat.