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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   « memoria —come fu pianto il loro mancamento—l'Aquila si dolse « di si fatta perdita — E tutti gli Virtuosi si rammaricarono che « gli lasciassero — Claudio Crispo Monti Patritio Aquilano — amico « dei pittori — volendo consegnare la loro fama — gli erige questo « elogio — acciò il tempo — conservi gli loro meriti — ed eterni « le loro virtù.
   Giorgio arciprete diS. Anza, Aquilano, pittore ed intagliatore esimio. Dipinse nelle grotte vaticane, inventò ed incise parecchie immagini, e nella Chiesa di S. Crisante condusse una statua della Vergine col figlio in grembo, su fondo dorato ; opera ammirevole per la finezza de' colori e per la purezza dello stile.
   Grandeo o Grandi Ottaviano, di Lanciano. Fiori verso il 1540, e fu scultore ed architetto insigne. Condusse lodati lavori nel Duomo di Lanciano, e formò l'altare laterizio della SS. Vergine del Ponte, effigiandovi le statue de'dodici Apostoli in creta cotta, lavoro egregio per vaga disposizione di disegno e per l'ordine delle colonne.
   La Cattedrale di Lanciano venne edificata sopra alcuni altissimi ponti che s'incrociano sul precipizio di profonda valle, e perciò la Vergine che vi si venera prende nome di nostra Donna del Ponte. 11 famaso ponte su cui il tempio fu costruito dovè anticamente servire a congiungere la vetusta città di Anxanum col piano delle Ferie. Esso venne dedicato dal Senato e dal popolo Lancianese, autori di opera cosi egregia, all'Imperatore Diocleziano, come lo prova la seguente epigrafe :
   d. n. Dioc. iov.
   avo. s. pq. anx.
   d. n. mq. eius rontem p. c.
   Ossia — Domino nostro Diocletiano Jovio Augusto Senatus Populusque Anxanensis devolus nuraini majestatique y'us pon-tem faciendum curaverunt.
   Ivi in appresso sorse l'immagine della Vergine, la quale nel 1138 fu circondata e protetta da sacro recinto, come dalla iscrizione che vi si leggeva—Sacro Virgini pudori vadum Campi.ensis faher f. Lothario II imperante a. 1138. Venne in seguito innalzata la