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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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menzione nello stato del personale della Real Fabbrica trasmesso il 1777 dal direttore Perez al Ministro Marchese della Sambuca. Altro ricordo di lui si ha nel 1780, nel 29 ottobre 1781, quando chiese un mese di permesso per recarsi in Atri sua patria, e finalmente nel 1797, epoca in cui venne nominato Direttore decornanti, mentre era « modellatore » della stessa fabbrica il celebre Filippo Tagliolini (1).
Viaggiando in Francia, in Germania ed in Inghilterra migliorò i metodi nel condurre le opere a muffola o a riverbero, si giovò degli oggetti scoperti a Pompei ed Ercolano nel dipingere si leggiadramente figure ed ornati. Valentissimo non solo nel ritrarre paesi , monumenti e patrie costumanze, si mostrò altresì egregio nel lavorare di stecca , e perito come era nello studio dell' antichità, e specialmente delle medaglie, di cui possedeva cospicua raccolta, scolpi in porcellana varii soggetti con finitezza ed eleganza; e condusse in porcellana grezza, detta « biscuit » statuette, busti, alti e basso-rilievi, nei quali se non superò, certamente si tenne molto dappresso al famoso Tagliolini. Il Rosa lo dice nato a Napoli nfl 1731; ma da documenti del R. Archivio e da altri che io posseggo appare essere egli nato ad Atri—È certo che morì nel 1799 (2).
Non vogliamo lasciare senza degno ricordo i due Giovanni, Nicolò Tommaso detto lo Zumpo, Pier Valentino, Liborio seniore e Berardino , di cui non fa parola il Rosa ; ed infine Francesco Saverio n. il 12 maggio 1720, da Giovanni e Geltrude Amicucci di Canzano, che dipinse con non comune maestria storie, costumi e scene famigliari, appartenenti tutti a questa artistica casa dei Grue, ne'quali l'ingegno e l'amore per l'arte si trasmettevano, direi, per eredità, di generazione in generazione.
L'esempio dato da Carlantonio, Francescantonio Grue e dai loro figliuoli e consanguinei trovò nobilissimi imitatpri in altri artefici , i quali ne emularono la gloria, e resero il nome loro immortale nella storia artistica della Regione Abruzzese.
L'arte solo per opera de' Grue e de' Gentile doveva sollevarsi a perfezione, e rendere poi le nostre majoliche celebri non solo in Italia, ma in Francia, in Inghilterra ed ia Germania. I nostri
(1) V. Scritture della R. Fabbrica delle porcellane di Napoli esilienti nell'Archivio di Stato, fase. 7, N- 1618 e seg.
(2) Archivio di Stato, ivi.