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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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infatti trattarono con eguale sapienza e maestria i costumi e le scene famigliari lasciandoci fedele memoria delle fogge di vestire de'loro tempi; i paesaggi e le scene campestri, dipingendo con vivaci e giusti colori le ombrose querce, le montagne, i ruscelli , le aurore ed i tramonti che rendono bello e pittoresco il nostro Abruzzo, ed animando spesso la scena con pastori che pascolano buoi ed armenti al boschereccio suono della cornamusa ; bambocciate e caricature, eseguite con fino gusto e grande vivacità; composizioni storiche e mitologiche, le allegorie e la favola, frutti, fiori ed animali disegnati con somma diligenza, dipinti con verità e maestria. Questi lavori possono, a prima vista, distinguersi da quelli delle altre fabbriche d'Italia, perchè il disegno, come ben si espresse il Frati (1) « vi è buono assai; il « colorito morbido, ma d' ordinario languido; le incarnagioni co-€ lorite di una tinta olivastra , distintivo caratteristico di questa « fatta di stoviglie; nelle vesti poi predominano il turchino chiaro « ed il giallo violaceo; il paese vi è condotto con molta finitezza, « e la prospettiva aerea, meglio che nelle stoviglie delle altre parti S d'Italia, osservata ».
Guardiagrele (di) Domiziano , e Farina Giovanni , ricordato, celebri suonatori e costruttori di organi.
Furono essi gli autori dell' organo famoso, che si vede nella Chiesa di S.'Silvestro di Aquila, di cui si è fatto parola. Ivi si legge: Joannes Farina et Domitianus f. 1574 (2).
Guerrieri Giovanni, pittore figulo. Dipingeva sul cominciameulo del XVII secolo in Castelli, come lo prevano alcune pitture, portanti la sua firma, che adornano la Chiesa di S. Donato, più volto da noi ricordata.
Guglielmo e Nicola di Chieti, architetti e scultori, che restaurarono ed abbellirono il palazzo di Pescara. Intorno a questi duo ignoti nostri artisti, troviamo la seguente notizia, con somira diligenza ricercata nel grande Archivio di Napoli.
In un codice del medesimo R. Archivio con la data del 7 giugno 1270 troviamo che in tale giorno « Albergitto » regio giudico di Pescara, « Giacomo Villano, » pubblico notajo della medesima
(1) Frati. Descrittone di una insigne raccolta di majoliche dipinte, Bologna 1844.
(2) V. Rit. pag, 2215.