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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
città, ed i testimonii € Notar Ruggiero, Gregorio Andrea, Gior-< gio figlio di Giorgio ed il giudice Giorgio di Pescara » attestano che il 10 marzo 1270 Errico Frisia ( cioè Freccia di Ra-vello) ha loro presentato uno scritto del R. Vice-Segretario di A-bruzzo, « G. Rogadeo » del 1 marzo datato da Pescara, nel quale quest' ultimo in base a quanto venne emanato dal Re in proposito , ordina un perentorio per le spese di riparazione del Real Palazzo di Pescara « (palacium fundici curiae in Piscaria), » ed in alcune altre proprietà regie in Ortona, Solmona, Francavilla, S. Flaviano. In conseguenza di ciò Enrico Frezza ha chiamate le sunnominate persone, e come periti i « magistri lignamini » (falegnami ) G. di Belforte e Guglielmo di Pescara, come pure i maestri muratori Giorgio e Pietro. Si è inoltre recato con essi al p;Jflzzo , e dopo di avere con giuramento assicurato la coscienza del loro estimo, venne redatto il seguente progetto (segue il progetto col calcolo delle spese relative). Fece bandire il Freccia un pubblico incanto per tutta Pescara se qualcuno avesse voluto assumere l'impresa. Maestro Nicolao e Guglielmo di Chieti , « magistri in arte fabrice, » presentarono le offerte migliori, offrendo di assumere il lavoro per 3i once in luogo di 30 ; ed ebbero i lavori, con la condizione di compirli entro il mese di maggio. ![]() |