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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   chitettura, meritando più volte premi e medaglie dall'insigne Accademia di S. Luca di Roma. Nella Chiesa principale di Ortona sorgono tre belli monumenti dovuti allo scalpello del nostro della Valle, uno dedicato al Canonico Tommaso Maria Versi, l'altro al Vescovo Domenico de Dominicis ed il terzo a Nicola Cordili.
   Lavalle Giovanni di Penne, nacque nel 1602 e mori in patria nel 1720. Ebbe nome di buon pittore : i belli affreschi con vaghe e ben ideate prospettive nelle due cupole della Chiesa di S. Maria degli Angioli ; i quattro Dottori, un martirio di S. Fabiano e Sebastiano , altri dipinti nella cappella Municipale di S. Cecilia; un martirio del levita S. Massimo, che mostra naturalezza di espressione e bella armonia di colorito, (1) opera sommamente pregiata, e non pochi altri lavori appartengono al suo pennello, e lo mostrano artista egregio. Fu egli che educò all'amore dell' arte il giovane Francesco Saverio Grue, il quale, illustrando il luogo natio, onorava altresì il suo professore. Venne sepolto nella Chiesa di S. Francesco di Penne.
   Lello maestro, di Lanciano, scultore e cesellatore valentissimo, fiorilo verso il 1300. Ammiravasi di questo artista, nella famosa Chiesa Abbaziale di S. Giovanni in Venere, una grossa Croce di argento con pregevoli lavori di cesello rappresentanti varii fatti dell'antico Testamento, e gli animali simbolici de'quattro Evangelisti, egregiamente scolpiti a rilievo. Vi erano incisi intorno alcuni motti tolti d?lla Sacra Bibbia. Di lui lasciò scritto Pietro Polidoro (ms.)
   « Benedictus Abbas Coenobii Sancti Joannis in Venere nobilem « praestantique opificio anaglypho, figuris sacris symbolicisque ar-« genteis et aureis insignitam Crucem, quarto suae praefecturae « anno, fieri curavit, opera Magistri Lelli de Ansano argentifici « et aurifici sua etate eximii. In infimo vero labro, super argenteam « camellam, legitur:
   Benedictvs hvmilvs abbs.
   offert in ecclesia SANCTI JoANNHIS in Venere an. Dom. Mcccxv mag. lellus de anx.° opvs f.
   A maestro Lello viene anche attribuito la elegante porticina
   (1 ) V. Gentile, Quadro di città di Penna, Napoli 1832, pag.7.