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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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compagno l'altro discepolo di Benvenuto, Paolo Romano, persona, come lasciò scriUo lo stesso Cellini, nato molto umile, e non si conosceva suo padre.
Il Cardinale di Ferrara assegnò loro stipendio mensile nel 1540; rna più splendido trattamento ebbero da Francesco I Re di Francia, juando lavorarono in quella famosa corte in compagnia dell'illustro loro maestro. Tornato costui in patria, affidò ad essi la cura di condurre a termino certi vasetti incominciati, e di abitare e custodirò il castello del Petit-Nesle, che il Monarca gli aveva donato, lasciando loro in deposito le robj sue, i migliori suoi lavori e gli studii eseguiti in Roma, come ebbe a scrivere noi Trattato intorno all'oreficeria. I due giovani, riinasti a Parigi, continuarono a tenere in credito la scuola italiana ed il nome insigne del maestro.
Dalle investigazioni fatte noli' Archivio Palatino di Modena, e pubblicate dal benemerito Marchese Cainpori, si hanno notizie nuove ed interessanti intorno a B. Cellini ed agli allievi di lui. In un libro di spese particolari del Cardinale Ippolito d'Este, tenuto dal tesoriere Tommaso Mosti, il quale comprende l'anno l~»i0, troviamo riferito « che il nostro Ascanio, chiamato gargionc ili maestro Benvenuto aurifìce, assisteva non poco il maestro nelle opere, che allora conducova pel Cardinale, il quale retribuiva il Muaj con quattro scuili d' oro mensili per cagione di certi lavori di argento che loro ajutano a fare a detto maestro Benvenuto, quali sono di Sua Signoria Reverendissima. 11 libro di conto ci ha conservato nota di tutti i lavori eseguiti pel Cardinale d'Este da Ascanio i« Paolo, rial giorno 8 Luglio 1548 al 25 Maggio 1549, e sono: quattro saliere a triangoli; quattro candelieri a triangoli sigillati t! corniciati; un piede di croce di altare lavorato a fogliami con una lanterna nel mezzo; un barile ed un boccale all'antica fatto a dine incorniciati; una coppa piatta con coperchio; una coppa da bicchiere con coperti»; una coppa da calice; una coppa dorata con coperto lattoa tonilo col piede sigillato a fogliame; un vaso grande da acqua per la credenza; uno simile pure da acqua; il fondo, le rosette e gli smalti ad una pace dorata; un'arma rifatta a un barile vecchio di Venezia; due armi a due barili di Portogallo; ed ,ili ri minuti lavori, come racconciamenti, dorature ed imbruniture.
Nell'anno 1552 perdiamo le tracce di Paolo Romano, ma non