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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   — 171 -
   Medoro Paolo di Aquila, maestro fonditore. Si ha di lui memoria nella seguente iscrizione che si legge in una campana della Basilica di S. Maria di Collemaggio :
   Olim pulsata a S. Petro Celestino apparente Nnnc a terremoto fracta eodem aere fusa Anno D. 1705 Magister Paulus Medorus Aquilanus fecit.
   Come si vede, l'epigrafe allude ad un'altra campana, che, rottasi nel terremoto, venne poscia rifusa da Maestro Paolo.
   Nella stessa torre esisteva un tempo la famosa campana di S. Celestino che pesava diciotlo mila libbre, tolta nel 1545 da Frate Alonzo Spagnuolo, dell'Ordine Francescano, Commissario deputato a fondere l'artiglieria per il Castello della Città di Aquila (1).
   Migarella Fulgenzio, vissuto nel secolo XVII, pittore Aquilano. Dipinse nel 1645 una Madonna con corona di angioli, ed altri quadri per la Chiesa di S. Pietro di Sassa.
   Michitelli Eugenio di Teramo. Nacque il 14 gennaio 1771 da Giovan Nicola Michitelli e da Francesca Salvatori. Attese con amore e diligenza, fin da fanciullo, allo studio delle scienze fisiche e del disegno, come ne fa testimonianza Orazio Delfico nelle sue Osservazioni su di una piccola parte degli Appennini. Divenne in seguito distinto architetto, avendo egli trovato il modo, come lasciò scritto N. Palma, di conciliare la decenza e l'eleganza con l'economia; il comodo ed il gusto de'committenti, con le regole dell'arte. Fu dapprima nominato Ingegnere aggiunto nel R. Corpo degl'Ingegneri di ponti e strade, poco dopo ingegnere di prima classe in Chieti, e finalmente ingegnere di conto regio. Lasciò opere lodatissime, e mori in Napoli il 22 gennaio 1826.
   Michelangeli Francesco di Aquila, detto, per antonomasia, V A-quilano, fu allievo di B. Luti fiorentino, ed esegui lodate copie dei lavori del maestro. Mori giovanissimo. Il Ticozzi (op. c. tom. 2), ci lasciò di lui questo ricordo: Francesco Michelangeli, detto VA -quilano, perchè nato nella Città di Aquila, è noto per una let-
   (1) Agni/ili, ma. tom. 5, pag. 197. Utrumento r. da N. Valerio 16 sett. 1534.