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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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non tralascia i suoi studi prediletti, campo di tanti e si meritati trionfi; e lavora indefessamente, togliendo spesso dallo studio della natura e del vero il soggetto de' suoi dipinti. Loda il progresso della scuola moderna ; ma non rinnega i vecchi maestri dell' arte e quei principii che resero la Scuola Italiana ili pittura la più famosa t~a le scuole di Europa, e dettero al mondo tanti capilavori, che i moderni cercano inutilmente di emulare e di raggiungere. Molte opere condusse il nostro artista in questi ultimi anni, tra i quali ricorderemo la Deposizione per la Chiesa di Mosciano S. Angelo ; S. Andrea e ò'. Gaetano nell' atto di l'are elemosina ad alcuni poveri per la medesima Chiesa; alcune battaglie bellissime, togliendo l'argomento dalla storia della guerra per l'indipendenza italiana, nella volta del magnifico salone del Senatore Irelli; molti paesi, quattro marine, due grandi quadri, la disfida di Barletta e Mose salvato dalle acque per D. Leopoldo Pirochi di Miano, mio zio dilettissimo, che ha consacrato nobilmente buona parte della sua fortuna nell'acquisto di opere di arte; un quadro di grandi proporzioni per una Chiesa di campagna, rappresentante Ezzelino da Romano, immanissimo tiranno, come disse l'Alighieri, esortato da S. Antonio a cangiar vita; un S. Vincenzo che benedice i campi: questi quadri furono illustrati egregiamente e con sentimento artistico dal Prof. Giorgio Sinigaglia. Fece pure moltissimi ritratti, tra i quali uno veramente stupendo del mio egregio e valoroso amico, avvocato Gustavo de Marco, ed una infinità di studi di paesi e di animali. Di recente il Consiglio Municipale di Teramo gli affidava l'incarico di dipingere un soggetto di sua scelta nella volta della gran Sala del Palazzo di Giustizia : egli vi rappresenterà Bruto che condanna i figli.
Il prof. Della Monica non manca mai nella stagione autunnale di recarsi in campagna, ne'boschi e sulle vete de'monti, che coronano la sua terra natale, in compagnia di qualche prediletto allievo; e là passa giorni felici, in compagnia delle sue ispirazioni e della sua tavolozza, pur contento di dormire sulla nuda terra in que'luoghi deserti, ma pur belli e pittoreschi nel loro aspetto selvaggio. Non curante di onori e di ricchezze, vive, quanto più può, lontano dall'umano consorzio, ma non manca d'intraprendere annuali v;ag-gi per l'Italia e per 1' estero tutte le volte che vi sia qualche