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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 203 —-
   di Filadelfia vive lodi dagl' intelligenti e dalla stampa dei duo Mondi ; un monumentino sepolcrale, che trovasi a Firenze nel camposanto dei nobili, nel quale egli ritrasse una giovanotta dallo dolci sembianze, dalle caste, bellissime forme; una statua del prode Cappellini ; un' altra rappresentante Galvani ; il bozzetto di un monumento decretato al Gran Re in Teramo, cho egli gii avrebbe condotto a termine, se motivi, che qui non piace a noi ricordare, non glielo avesssero ingiustamente impedito. Nel 1866, in occasione dello sposalizio del Principe Umberto, scolpi, servendosi di una fotografia, il busto in marmo della bella e gentile Principessa. Sua Altezza Reale fu cosi contenta dell'opera che volle conoscere personalmente l'artista, al quale fu largo di amorevoli parole e di encomi: il busto decora oggi il Palazzo Pitti. Il Pagliaccetti avrebbe potuto cogliere questa propizia occasione per entrare nelle buone grazie della Corte e salir alto; ma egli fu sempre intollerante di mendicar favori, nò mai, con nobile fierezza di artista, si prestò alle adulazioni dei potenti, forto sotto 1» usbergo della propria coscienza, sicuro di sé, e solo fiducioso nel suo ingegno, nutrito di nobilissimi e severi studii.
   In tutto le Esposizioni annuali di Firenze il Pagliaccetti non manca mai di presentare qualche suo lavoro. Due bellissimi ritratti di vecchio, ammirati dagl'intelligenti per la perfetta esecuzione e per la vi-vacee caratteristica espressione, meritarono più volte premii e medaglie. Nel 1873 mandò alla Esposizione Universale di Vienna un busto del generale Moltke, e la caricatura di un prete. Se non avessi il compito di scrivere un semplice cenno biografico, come l'indole di questo scritto richiede, ma dovessi in luogo narrare diffusamente quanto riguarda la vita dei nostri artisti insigni, io renderei qui noti i giudizii lusinghieri di cui la stampa italiana, tedesca e francese onorarono questi lavori del mio concittadino. Il busto del generale venne giudicato opera perfetta per la esatta rassomiglianza, per l'esecuzione larga, forte, accurata, da rendere la carne viva, per un modellato morbido, esattissimo: tu vedi in quell'opera l'uomo che vive, che ¦palpita, che opera, e basti dire che fra cinquemila esponenti di tutte le nazioni, e seicento premiati, il solo Pagliaccetti, esempio non raro, ma unico, ottenne due medaglie ! Peccato che mentre l'Imperatore visitava fa Mostra, e si fermò, con vivo compiacimento ed interesse, innanzi al busto di Moltke domandando dell'autore, nessuno seppe ri'