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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Semplice, armonico, felicissimo il concetto dell'insieme del monumento e felici altresi le proporzioni, sulle quali maestosa s'erge e trionfa la maschia figura del Primo Soldato dell'indipendenza d'Italia.
   La statua di Vittorio Emanuele è modellata con sicura e sentita energia, con franchezza ò abilità e a! tempo stesso improntata d'una vigoria e d'una verità che sorprendono e meritano i più sinceri encomii.
   Giulianova dovrà essere doppiamente superba di quel monumento, e perchè, ricordando un momento solenne della storia nazionale, consacra altresi alla memoria dei posteri i ricordi del patriottismo delle forti popolazioni Abruzzesi; e anche perchè quel monumento perpetua la gloria artistica di uno de'cittadini suoi che, valoroso e modesto, ha saputo elevarsi tant'alto nell'arte ».
   Non vogliamo chiudere questi brevi cenni senza ricordare due altre opere del Pagliaccetti, un monumento sepolcrale eseguito per il Marchese Ginori, ed un medaglione rappresentante il ritratto di Giuseppina Rossi, moglie dell'egregio Rodolfo Sorricchio, morta il 13 Aprile dello scorso anno in assai giovane età. L'artista ritrasse la Giuseppina, a mezzo busto ed a grandezza naturale, in un grosso medaglione ad alto rilievo. Piucchò la forma rotonda, egli preferi l'ellittica allungata, o ciò non senza ragione artistica ed estetica, giacché in tal modo si offriva allo scultore maggiore e più opportuno spazio. Egli non vide mai la Rossi, dovette perciò servirsi di una fotografia ben fatta, c cosi potò riuscire a cogliere con precisione i tratti del volto e trasportarli felicemente nel marmo. La finitezza del lavoro è tale che esso rimarrà sempre come una pregevole opera ili arte, degna di' essere mostrata agi' intelligenti del bello. La cornice ili legno nero di stile elegante e severo dà alla bianchezza del marmo più spiccato rilievo. Una breve iscrizione in lettere dorate ricorda il memoro affetto del consorte per l'egregia donna. Noi crediamo che il Pagliaccetti con questo non grande lavoro abbia raffermato vie più la ben meritata fama di che egli gode nell'arte nobilissima dello scolpire.
   L'artista Giuliese non ò solo scultore illustre, ma mostrasi altresi disegnatore valentissimo. Io ho potuto vedere alcuni disegni a penna da lui eseguiti con una maestria, con un brio, con una franchezza ed eleganza davvero invidiabili. Un ritratto ad olio del Signor Luigi