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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   Do Bartolomei ed un altro raffigurante la bella, gentile e colta Signorina Sofia Acquaviva d'Aragona, mostrano del pari come egli sappia al caso trattare con successo anche i pennelli e la tavolozza.
   Il Pagliaccetti si rivela in tutte le sue opere artista^ nel più alto ed ampio senso della parola; artista per ingegno, per animo virile, per nobile cuore. Ardito, nuovo, immaginoso nel comporre, non teme rivali per finezza e magistero di scalpello, e non si mostra secondo a nessuno dei grandi artisti viventi nell'arte di sapere ritrarre con meravigliosa verità, ma con forme sempre purissime, elette, ed eleganti, i propri concetti. Egli non solamente supera da maestro tutto le difficoltà dell'arte, ma, come Michetti, pare che si compiaccia delle difficoltà medesime per rendere sempre più palese tutta la potenza del suo ingegno, tutta la perizia acquistata nei lunghi anni di studio indefesso; e cosi si mostra insigne nella nobilissima espressione degli affetti, negli atteggiamenti del volto e della persona, e finanche negli accessoria Rispetta l'arte moderna, di cui è uno dei più illustri rappresentanti, ma ammira e venera del pari i-capilavori dell'umano ingegno, o sieno questi dovuti al greco scalpello o agli artisti italiani dei migliori tempi.
   li. Pagliaccetti è tra i magnanimi pochi che con l'ingegno e con la virtù onorano gli Abruzzi e l'arte italiana, ed insieme a Gaetana Braga, forma per i suoi concittadini Giuliesi oggetto di legittimo vanto e di giusto orgoglio.
   Palizzi Giuseppe.
   Eccoci a parlare di una famiglia di artisti, nella quale, nobile e raro esempio nella storia delle belle arti, anche le donno trattarono con onore il pennello, mostrando, con opere egregio e lodate, eccellenza nelle composizione e nel disegno.
   11 primo per età tra i Palizzi fu Giuseppe, il quale nacque a Lanciano il iO Marzo 1812 da .In/on/o c Doralicc del Greco, che poi si trasferirono nella Città di Vasto(B. Il padre esercitava l'ufficio di procuratore, e perciò voleva fare del fanciullo un avvocato; ma nel 1835 Giuseppe abbandonò gli aridi studi della legalo
   (1) Tutti gì'istorici, si napoletani che stranieri, senza eccezione hanno scritto essere il P.ilizzi nato a Va.ito il 1822. Noi siamo lieti di correggere tale inesntezza ed abbiamo qui presente un ufficio dell'oli. Sindaco di Lanciano, portante la data del 7 Fehbrnjo 1SS3, col quale, a nostra richiesta, rettifica l'erronea uotizia, e rivendica alla sua Città la gloria di aver dato i natali all'egregio artista.