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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   polmoni, i boschi e tanta bella roba ignota all'ambiente grigio , pallido e sonnolento dello studio».
   Uno dei grandi meriti di Palizzi è quello ili aver conosciuto sé stesso e le sue attitudini. Egli ha saputo da principio ciò che voleva. li suo primo quadro è stato come il programma, che dovea volgere nella sua vita artistica : il culto della verità. Volontà implacabile — spirito profondamente analitico — mente calma e sana ¦ 3gli è arrivato solo, e quasi senza soccor>i, poiché bisogna . - r conto di un'altra circostanza.
   Nei rl.rarre gli animali col loro carattere speciale, egli non ha competitori, nè fra gli antichi, nò fra i moderni. « È difficile veder nulla di più completo delle sue teste di vitello, segue il Nelli nel citato articolo , grandi al vero , presso una mangiatoia. 11 loro occhio nero, lucido e curvo vi guarda come un occhio vivo, e voi poggereste la palma della mano sulla loro fronte piatta, enorme ed ispida: presso la mangiatoia, delle galline van beccando fra la paglia , mentre un fanciullo rosso e biondo accosta dello grandi foglie verdi alla larga bocca del ruminante. È una vera visita alla fattoria. E bisogna vedere con quale maestria queste teste sono dipinte : sembrano fatte con una pennellata , frutto di un grande studio ridotto alla sua espressione più sémplice. Con uguale potenza sono dipihtc delle teste di montone e di becco dall'occhio giallo e maligno, e dalle macchie violente sulla pelle.
   « Palizzi è entrato molto profondamente nella vita degli animali, no ha compreso l'indole e ne ha penetrato il sentimento, ma non ha dato loro maggiore spirito di quello che hanno. È restato nei limiti. »
   « Alcuni dei suoi quadri sono dei veri idillii. Ora è un asino carico d'erba verde, assalito da una mandra di capre. Ora é una raandra di montoni che passa sollevando un nugolo di polvere ; ora nono delle fanciulle che vengono dai campi, con dei fasci d'erbe in lesta, illuminate di spalla dal sole; ora dei fanciulli che tormentano un asinelio; ora delle vacche in un prato, una delle cose eliofili fa benissimo; — ora una fanciulla che cura un asino malato. con una zampa fasciata, che non può poggiare a terra, c vi .-iwiini clic quel povero animalo vi commuove. Infine non credo elio ::li sia -l'udito nulla della vita degli animali. A forza di analizzili cfl' •'¦ L'iunto a fissar sulla tela i movimenti più istantanei,