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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
dulia natura, egli condusse pregevoli paesaggi, fra i quali occupano un posto distinto quello rappresentante la Città di Melfi distrutta dal terremoto il 14 Agosto 1852, ed un altro, ili grandi proporzioni, che raffigura — un temporale — con formo stupendo di montagne, di alberi rove?ciati, col fulmine che solca sinistramente il bujo cielo, sul quale, a guisa di neri fantasmi, si accavallano densi nuvoloni. È questa un'opera bellissima, dipinta con tale magistero di pennello e prestigio di tavolozza, che Io stesso Woogt sarebbe contento di esserne l'autore, e segna una pagina importante nella storia dell'arte Napoletana per la novità del fare, per il modo veramente meraviglioso col quale vengono ritratte la luce e le grandi masse. Tale lavoro del Palizzi venne acquistato dal Re di Portogallo, ed oggi adorna la Pinacoteca di Lisbona. E più avrebbe fatto se la morte non lo avesse rapito in ancor verde età alla gloria dell'arte.
Francesco entrò nel 1845 nella scuola del Bonolis: Egli coltivò con successo la pittura storica, ma morì giovane nel 1871 mentre di sé dava le migliori speranze.
Due altri fratelli Palizzi hanno mostrato ancora buona disposiziono per le arti del disegno; e due sorelle dipinsero la natura moria ed i fiori con valore, perpetuando cosi le nobilissime tradizioni della Gentileschi, di Annella di Massimo e di Angelica Kauff-man. Un nipote di Palizzi, il signor Glacomucci, mostrava valentia nel ritrarre gli animali, e molti quadri esegui, che piacquero agli intelligenti, e meritarono encomii.
Ma ritiratosi nella sua patria, Vasto, abbandonò, a quanto pare, le arti, e più nulla fece.
Pallustro di Luca, di Lanciano, pittore. Condusse i bellissimi affreschi che si ammirano ne\YAbside della famosa e celebrata Basilica di S. Giovanni in Venere. Secolo XIII (V. art. Giacomo di Vasto. )
Palombieri F. Giovanni di Teramo. Scultore in legno valentissimo, ricordato ed encomiato dal celebre Giordani. Visse nel XIX secolo. Esegui il capo altare ed il tabernacolo de'PP. Cappuccini di Teramo. È questa una delle migliori opere d'intaglio di cui la nostra nativa Provincia possa gloriarsi.
Patino Teofilo di Castel di Sangro (vivente). Valentissimo artista, forte principalmente nella plastici, e coscienzioso osservatore