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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   ferisce Crispomonte, non dubitò di dar lodu « di eccellen te a suoi tempi e di gran nome, e veramente raro nel dipingere a fresco». Le pitture eseguite nella Cappella di S. Paolo, appartenente alla illustre famiglia Aquilana de'Marchesi Dragonetti, oggi più non esistono, per essere la medesima Cappella ruinata nel terremoto del 1703, che tante egregie opere di arte distrusse.
   Peccato che una certa secchezza renda qualche volta meno pregiati i lavori del nostro Percossa! Del resto, è questo un difetto, imputabile a'tempi più che all'artista.
   Perrixi o Petrini Francesco di Lanciano.
   L'architettura, tra tutte le altre arti sorelle, maggiormente rifulse nella Città di Lanciano ne'decorsi secoli, e benché non poche opere fossero scomparse per vetustà, ma più per incuria degli uomini, pure, a testimoniare 1' antico valore, resta ancora qualche monumento innalzato da Francesco Perrini, scultore ed architetto egregio,fiorito nel XIV secolo. Appartiene a lui la bella Porta della Chiesa di S. Maria Maggiore,che si vede nel frontespizio orientale, sopra scala rilevata di molti gradini di pietra. Viene essa adorna di varie colonnette con fregi ingegnosamente disposti: sul pilastro sinistro il Petrini scolpi una figura di sacerdote presso un altare: nella mensola sottoposta si legge la seguente epigrafe, che ci dà sicura notizia dell'opera e del valente artista:
   Anno Dni MCCCXVII hoc op. f.
   Frac, (sic) Prini de Lansan.
   Tutta fa porta presenta nell'insieme il carattere del cosi detto stile gotico, mentre ne'dettagli rivela invece lo stile neo-latino.
   Perocchi o Perozio di Teramo, pittore non dispregevole, ignoto al Palma ed agli altri scrittori Teramani. Dipinse un bello affresco nella Chiesa di S. Lorenzo di Pizzoli rappresentante il Calvario. Pregevole composizione, che mostra lo studio d'imitare il Perugino, non tanto nella correttezza del disegno, nella grazia del colorito e nella espressione, quanto nella semplicità. La iscrizione che vi è apposta, ordinata come segue, ricorda il nome dell'artista: