Stai consultando: 'Artisti Abruzzesi Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI', Vincenzo Bindi

   

Pagina (227/309)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (227/309)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   - 220 —
   bandito ogni altro pensiero, e seguendo gli autorevoli consigli dell'ottimo Angelini, abbandonò il più rilevante, ma meno lucrativo esercizio della gran pittura per dedicarsi esclusiva mente al ritratto su miniatura. Ed in questa branca dell'arte divenne davvero sommo: il suo stile è accurato, elegante, elaborato, e, avuto riguardo aJle condizioni dell'arte in quei tempi, dignitoso e pieno di nobiltà. Non raggiunse certamente l'altezza di Thorburn, ma nell'aria delle teste non si mostra inferiore a nessun altro pittore de'suoi tempi. Ha tentato di eseguire sull'avorio soggetti di composizione, dando prova di gusto e di accuratezza nel disegno delle teste e ne'panneggiamenti.
   Nessuno ha superato Pietrocola nel ritrarre con stupenda verità c con finezza e morbidezza impareggiabile di pennello, i suoi protagonisti; egli non é un semplice esecutore materiale; ma, come Tiziano e Raffaello di Urbino, studia il carattere morale e l'indole de'suoi .personaggi, penetrando ne'segreti della espressione e del carattere, e studiando di ritrarre dallo splendore e dalla vivezza degli occhi, da'lineamenti del volto e dall'atteggiamento della persona gl'interni moti dell'animo, la serena gioja, la melanconia, il dolore... Condusse pure alcuni quadri ad olio ed all' acquarello, moltissimi studi tratti dalla vita campestre, e non pochi costumi, che servirono per illustrare opere di egregi e valorosi scrittori Napoletani: il tutto egli presenta con tale dolcezza e raffinamento da derivarne una bellezza ideale, che ti rapisce e ti commuove.
   Gli Abruzzi e principalmente Vasto, si tengono onorati di questo artista, al quale le signore Napoletane debbono di poter perpetuare la loro beltà e le loro fattezze; artista che seppe elevarsi su molti de'suoi contemporanei.
   Pietro suddiacono Teatino , scrittore e miniatore, ricordato dallo stesso Polidoro.
   V. Teodoro.
   Pietro maestro, di Chieti. Fiori verso il 1275, e fu buon architetto e scultore. Innalzò l'antichissima Chiesa di S. Antonio Abate, nel tempo di Frale Angelo Manni, dell' ordine Viennese: tutto ciò si rileva dalla iscrizione marmorea collocata sulla porta del Tempio. Erra lo Scultz che, nell'opera citata, riportando questa epigrafe non corretta, la crede appartenere al 1357.