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all'abate Antonio Benedetti. Dalla pag. 42-43leggeri una lettera di Annibale degli Abati Olivieri Giordani al conte Antonio Porti sull'opera del Catalani. Con paginazione separata segue:
1. Esame critico di alcuni monumenti spettanti all'apparizione della Madonna del Buon Consiglio di Genazano, fatto d'orarne della Sacra Congregazione de' Riti dat Custodi degli Archivj secreti Pontificj. Questo Esame è di pag. ^numerate ed è opera di Calisto Marini.
2. Origini e antichità Fermane — In Fermo M. DCC. LXXVIII. Pe* Lazsarini stampt. Capitol. É di pag.VII. più 95 numerate,ed è dedicata questa storia a Stefano Borgia, segretario della detta congregazione de propaganda fide, dallo stesso Catalani che ne è l'autore.
L'autore, nel trattare de' popoli del Piceno., discorre di quelli che si fermarono negli Abruzzi.
32. Della possibilità d'un canale che unisca l'Adriatico col Mediterraneo, e del corso da darsi alla strada provinciale dell'Abruzzo Citeriore.
Dalla pag. 88-95 del fase, di Maggio 1838 del Giornale Abruzzese — Chieti (1838)—in 8.
L'autore é il barone Duum. Egli, nel rifiutare il progetto formato dal Lippi, propone come più facile ed utile il canale pel Volturno, e pel Sangro e per Alfadena, il quale avrebbe un corso di 128 miglia.
33. Della possibilità di un Porto nella marina degli Abruzzi.
Dalla pag. 19-23 del voi. 1 della Filologia Abruzzese — Chieti 1836 tipografia Grandoniana — in 8.
Questo è lavoro dello stesso Durini, il quale dopo aver descritto tutto il littorale degli Abruzzi che nell'Adriatico scarica i suoi 15 fiumi, dimostra non potersi costruire il porto nella Pescara né ad Ortona, ma solo alla punta della Penna.
34>. De' fonti Tirreni negli Abruzzi. -
Dalla pag. 129-137 del Giornale Abruzzese n. Ili agosto 1836.—in 8.
L'autore è il barone Durini, il quale dimostra che il modo di cavare i pozzi colla trivella, ora detti artesiani, fu prima degli Artesiani usato da'Modanesi, e che questo metodo come pure quello de'Cine» non 9empre é di felice riuscita. Narra poi come in Vasto, in Atri ed in Chieti esistono simili pozzi di costruzione pe-lasgica e tirrena, e che perciò siffatta invenzione sia remotissima, e dinoti l'antichissimo incivilimento e la potenza de' popoli di A-bruzzo, i quali forse furono i primi fra i popoli d'Italia per la coltura e per le arti.