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   delle acque Ventina e Virium, rinvenute in Città di Penne (1. Abruzzo Ultra), Lettera, diretta ai compilatori dell' Esculapio, del dott. Vincenzo Gentili. In Napoli, pe' tipi della Minerva. M,DCCC,XXVIII. in 8.° di p. 38 numerate.
   Dopo la descrizione della città di Penne, l'autore narra come nel-r anno 1827 le dirolte piogge denudando i ruderi della colletta delle acque, la manifestarono. Essa è posta al piede deUa collina detta del Duomo dalla parte di S. E. nella coutrada chiamata Fosso del cupo in terreno argilloso e circondato da vigneti. Il serbatoio di .queste acque è di figura rettangolare , della lunghezza di palmi 17 e larga 12 ; le acque sgorgano da quattro distinti forami che osservami ne* muri a settentrione e ad oriente , da' quali poi vanno a raccogliersi nel serbatoio. Il Gentile poi riporta la lapide di C. Acuteno un tempo messa sul serbatoio ; e finalmente tratta dell' analisi e delle virtù di queste acque, e delle guariggioni di già ottenute da coloro, che le usarono.
   954. Iscrizioni di Aterno, Penne e suoi Contorni, e di Atri.
   Vedi il nnm. 339.
   955. La Reggia del fato componimento drammatico per la nascità di Ferdinando IV. Re delle Due Sicilie cantato in Penne nell' anno 1751.
   L'autore è Domenico Ravizza, il qnale lo pubblicò dalla p. 65-78 del voi. 2° delle sue Poesie. Napoli 178$ in 8.*
   956. Memoria ricavata da un volume di atti di carte scritte num. novanta, continenti le disposizioni date dal Regio Governadore della Gita di Penne D. Errico Colombo ; da cbe nàcque il dubio d'irruzione de' nemici della Real Corona, e dello Stato nella Provincia di Teramo; e fino a che accadde in detta Città di Penne il loro ingresso. Napoli MDCCC1. in fol. di p. 24 , delle quali V ultima s. n.
   Questo libro è la starla di quanto avvenne in Penne nel 17$9 per la invasione de* francesi, e quanto si operò in tutto l'Abruzzo.
   575. Memoria sulla esistenza dispersione e rinvenimento dell' acqua. Ventina e delle Forze nella