bitìlioteca degli abruzzi 429*
vi regna di Napoli), di Vincenzo Gentili. Napoli, pei tipi della Minem 1833. in
È di p. 88V> delle quali XXXII e 520 numerate. Per errore ti* Ipografico la seconda paginazione dal numero 216 salta al num. 553 e cosi erroneamente progredisce fino all' ultima pagina, che in vece },' del immero 520 à il numero 656. Il volarne è corredato di k. tavole sinottiche e di nna larga incisione In cui è ritratto il fonte Ventino >t e parte della città di Penne.
L* autore dopo brevi ooliti® storiche inforno all'acqua Ven-
I lina e Vi riunì di Peooe e dopo alcooi cenni geografici e-
II geognostici della sua sorgente , della città e del circostante territorio) passa a trattare della natura de'corpi che con la sorgente si trovano in contatto , de' fenomeni che quell'acqua presenta , de'vari esseri organizzati che in essa vivono, delle
J? piante da cui è circondata, de'vegetabili che irriga, delle sue viriti chimiche , del modo di osare siffatta acqua, dello esame chimico comparativo tra l'acqua Ventina^ 55 altre rinomale acque minerali fredde e termoli di £uropa. Ed in fioe on rapporto formato per ordine alfabetico d'infermità , di-i mostra gli effetti ed i risaltati della sua efficacia per gli indi-. ; cali malori»
APPENDICE
CCCCt. Casale f Stanislao) Relazionò su città dì Penna> 1^66. MS. citalo da Vincenzo Gentili nella nota ì* posta in f piede alla p. io dal soo Quadro di Città di Penna.
' CCCCII. La Gaoca. Memoria di Città di Penne. MS»
citato dallo stesso Gentili nella menzionata nota.
COCCHI. Maézaccone (G.) Riflessioni critiche a la Relazione su città di Penna di Stanislao Casale 1766. MS. citato dallo stesso Gentile nella nota in piede alla p. 4* del* » la 8oddetta soa opera»
CCCCIV* Motzrrn (Ferdinando) Illustrazione intorno in-1 te vessanti oggetti rinvenuti non ha guati (1828J nello t scavo di antico sepolcro esistente in un terreno del principe di Piombino, poco lunge dalla porta orientale di ' Penna. Stampata in Roma, nel maggio del i83a, nel n* V. del Bullettino dell'Istituto Archeologico di Roma. É così ci* tela dallo stesso Gentili alla p> 10 del suo Trattato su fa* t equa Ventina*
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