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Biblioteca Storico-Topografica degli Abruzzi

Camillo Minieri-Riccio
Pe' tipi di Vincenzo Priggiobba Napoli, 1862, pagine 470

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   biblioteca degli abbuzzi
   433
   L'aofore F Spowzillì (ratta della costrozione delle fortificazioni delle piazze di Pescara e di Civitella del Tronto fatte oel XVI. secolo da P. Silva ingegnere militare iìoora ignoto.
   977. Miscellanea Hieronymi Nicolini I. C. Thea-tini — in 4.°
   Vedi il nom. 556.
   978. Pauli Jovii Novocomensis Episcopi Nuceri-ni De vita et rebus gestis Ferdinandi Davali co-gnomento Piscarii.
   Dalla p. 283-UI del libro inUtolato. JfauM Jovii Novocomeneis Episcopi Nucerini Ulustriwn Virorum vitae. Florentiae in officina Lauren-tii Torrenlini Docalia Typographi, MDXL1X. in fol.
   979. Poemetto di Gio: Fi localo da Troia nella nascita del III. Marchese del Vasto e II. di Pescara e del Vasto — in di p. 51 numerate.
   Gio. Vincenzo Meola fa ona biografia delP autore dalla p. 7-16 e poi dalla p. 17-51 ristampa il poemetto : Jo. Fkilocali Troiani gmeth-liacum Carmen    980. Relazione istorica de'fatti di guerra operati nell'assedio e blocco della real piazza di Pescara , ed altrove da D. Giuseppantonio Ballani agente imperiale e toscano residente in Ortona. (NapoliJ 1799. in fol. picc. di p. 28 numerate.
   Narrasi quanto operò il Batlanl, prima nella qualità di quasi direttore di opere militari e poi come comandante della flottiglia delle masse abruzzesi, dal 1° di maggio 1799 al 31 di marzo 1800 sotto gli ordini di Giuseppe Pronio e del barone de Risii», il primo generale e l'altro maggiore comandante delie masse de* tre Abruzzi, che assediarono e bloccarono la piazza di Pescara difesa dal conte de Rugo. Tra le cose che si raccontano si à che il conte de Rugo prima di rendere la piazza voleva mettere fuoco alla polveriera, ma ne venne impedito. Aperte le porte della fortezza con quattro de' suoi, il conte de Rugo cavalcò per presentarsi al generale Pronio, e sarebbe stato massacrato dalle masse se il Ballani non lo avesse salvato. Le case e la piazza di Pescara furono da quelle sfrenate masse poste a sacco a rovina ed a