Stai consultando: 'Carrellata Notarile. Dai protocolli dell'Archivio di Stato di Teramo', Benedetto Carderi O.P.

   

Pagina (60/195)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (60/195)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Carrellata Notarile.
Dai protocolli dell'Archivio di Stato di Teramo
Benedetto Carderi O.P.
Cattedra Cateriniana Teramo, 1973, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   voi. 1 f. 4r (Tortoreto 23 febbraio 1713). Antonio di Giov. Giacomo è priore della Fraternità del Rosario in Tortoreto.
   voi. 1 f. Ir (Tortoreto 13 febbraio 1714). Michele di Domenico è priore e amministratore della Fraternità del Rosario in Tortoreto.
   voi 1 ff. Ir; 6r (Tortoreto giugno dicembre 1715). Angelo Crocetti e Felice di Silvestre sono priori e amministratori della Compagnia dell'ospedale di Tortoreto.
   voi. 1 f. 9v (Tortoreto 4 novembre 1724). Il Rev. D. Giuseppe de Dominicis è priore e amministratore della Compagnia dell'ospedale di Tortoreto.
   voi. 1 f. Ir (Tortoreto 10 gennaio 1731). Il Rev. D. Giuseppe De Dominicis è priore e amministratore della Compagnia dell'ospedale di Tortoreto.
   DE BONIS DONATO DI TERAMO busta 313 (267)
   voi. If. 12r (Teramo 22 luglio 1696). Ospedale S. Antonio in Teramo.
   voi. 2 ff. 4-6 (Teramo 29 maggio 1697). « Ecclesia Beatissime Virginis Repara-tionis». Nel documento figurano « loannes Petrus Ciancius et losephus Corradus uti Domini et Patroni lurispatronatus facti a quondam Andrea Antonisco».
   voi. 3 f. 4r (Teramo 7 aprile 1698). Interessante e ricca donazione di beni mobili e immobili dalla signora aquilana Rosa di Giovanni di Fiori, vedova di Domenico Antonio Rinaldi di Aquila, fatta al canonico Abbate « Syr Mauritio Mezucelli di Te-ramo», con obbligo perpetuo di messe annue 24.
   voi. 4f. 6r (Teramo 23 febbraio 1699). I Domenicani di Teramo che dietro ordinazione del Dott. in utroque Giuseppe Massei, amministratore di sua moglie Donna Anna Antonia Giuliana Urbani, avevano celebrato mille e duecento messe per disposizione del defunto canonico aprutino Dott. in utroque Giuseppe Filippo di Antonio, per cui avevano avuto l'anticipo di ducati 36, al presente ricevono il saldo totale del debito dal Dott. Giuseppe Massei, il quale, non avendo moneta, dona ai domenicani, autorizzati a ciò dal loro P. Provinciale, una Casa con lamia, di due vani (uno inferiore e uno superiore), con caposcalo e altre commodità, sita nel quartiere di S. Giorgio. Del convento sono presenti: P. Pietromartire Palma Lettore e Priore, P. Pietro Maria Mari Lettore e Sottopriore, P. Quinzio Crescentii Lettore, P. Lettore Domenico de Angelis, e i novizi fr. Reginaldo Florido e fr. Giordano Andreozzi.
   voi. 6 f. 12v (Teramo 16 luglio 1701). Francesca, vedova di Antonio di Monte di Teramo, dispone essere sepolta « nella chiesa di S. Domenico e portata dalla Compagnia del Rosario, per retrovarsi essa Testatrice essere della med.ma Sorella, siccome si ritrova scritta da quarant'anni incirca nel Monte di detto Rosario».
   voi. 9 f. 7r (Teramo 27 gennaio 1708). L'Arcidiacono di Teramo Francesco Ricci e suo nipote Don Giovanni Ricci dotano la « Cappella della Beata Vergine Maria della Carità e Santiss.mi Suffragii dentro la ven. chiesa di S. Carlo della sud.a Città», « di forma che (in maniera che) li Legatarii hanno voluto lasciarsi la libera disposit.ne di fare dico fare alto, e basso, e d'alienare e consumare tutti li loro stabili, e mobili, senza renderne rag.e e conto a persona veruna».
   FERRANTE DOMENICO DI RIFATTONE busta 314 (268)
   voi. 4f. 99r (Castellano 3 novembre 1703). Il Rev. D. Marco Antonio Grandi è priore della Fraternità del Rosario in Castellalo.
   voi. 4 f. 22v (Castellalto 8 marzo 1704). Il Rev.do D. Marco Antonio Grandi è priore della Fraternità del Rosario in Castellato.
   voi. 5: Al foglio ultimo del protocollo è scritto il seguente sonetto: « Nel felicissimo trappasso di Marsia Giovanna da Canzano figliola dell'Autore in Casa del Sigr. Filippo de Angelis da Casoli.
   Deh vanne, o figlia mia, tutta brillante Giù dove il Ciel, la Sorte, e la Fortuna Ti destinò a gioir sin dalla Cuna Che già troverai u' faccoltoso Amante.
   Stii, mio bene, la giù, forte e costante, Che poi feconda Prole a Te s'aduna,

Scarica