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questa tertiaria del suo Ordine de' Predicatori far condurre e sepellire il di lei Cadavere nella chiesa, e sepoltura del suo Hospizio». L'Arciprete si rimette alle ragioni del Guardiano, il quale avanza il diritto di tumularla nella sua chiesa dove si trova la tomba di famiglia della defunta, « e non altrimenti a detto Rev. Vicario per hayer in essa terra un semplice Ospizio, e benché esso Rev. Vicario in atto del trasporto di detto Cadavere replicasse le richieste e ne facesse coram Populo protesta di farne ricorso per non pregiudicare la sua Religgione sì a Monsig.r Vescovo, come ad altri Superiori in Roma, etiam ad Sanctissimum», pure detto P. Guardiano con altri suoi Re igiosi seguaci volse che detto Cadavere fosse portato, conforme fu portato in detta chiesa di S. Francesco».
DE FABRITIIS GIOVANNI DI MONTORIO busta 338 (288)
voi. 17 f. 62v (Montorio 21 giugno 1730). Ospedale di Montorio.
voi. 17 ff. 20-24 (Montorio 17 aprile 1730). Giulio di Silvestre e Carlo di Giando-menico sono procuratori della Fraternità del Rosario di Collevecchio.
voi. 18 f. 39v (Montorio 23 maggio 1731). Ospedale di Montorio.
voi. 19 f. 32r (Montorio 30 aprile 1732). Ospedale di Montorio.
voi. 19 f. 47v (Montorio 22 giugno 1732). I Domenicani di Montorio (II P. Lettore e Priore Giov. Battista de luliis e il P. Lettore Biagip de Eugeniis), presente anche il P. Maestro Provinciale Aprutino P. Arcangelo Gaspari, ricordano di avere ereditato tutti gli stabili del fu Domenico Salvatori di Montorio « mediante donatione fatta a prò del med.mo dal Rev. P. Giacinto Salvatori dell'istessa Religgione herede, e figlio legitimo e naturale del d.o quondam». E poiché dai PP. Cappuccini di Montorio viene reclamato un credito (di ducati 58 e carlini 2) del def. Can. Giuseppe Salvatpri, fratello di Domenico e zio di Giacinto, per essere stato Procuratore dei Cappuccini dal 1649 al 1709, i Domenicani concordano pagare annualmente ai Cappuccini ducati dieci fino ad estinzione del debito. Da questo atto la casa dei Domenicani in Montorio è detta non più Ospizio ma Convento.
voi. 20 f. 33 (Montorio 26 dicembre 1733). Giuseppe Liberatore Antonio e Giacinto Nicolai di Paiano vendono ai Domenicani di Montorio una casa di due vani e un terreno del valore di ducati dieci e mezzo. Del convento sono presenti: P. Gun-disalvo Barbetta Lettore e Priore, P. Lettore Domenico (Bianchi) Vicario, P. Lettore Giov. Battista (de luliis).
voi. 21 f. 22r (Montorio 1 agosto 1734). Carlantonio di Stefano e fratelli, di Cu-sciano, prendono in enfiteusi dai Domenicani di Montorio un terreno, sito a Villa Vallucci, che circa tredici anni prima il P. Venceslao Frezza Lettore e Vicario in Montorio aveva concesso in enfiteusi al defunto Stefano di Pietro di Cretara. Il nuovo contratto è autorizzato dal P. Provinciale: « II P. Priore e PP. della famiglia del Convento di S. Gregorio Nazianzeno rappresentano a V.P. M.R. Come il P. Predicatore Generale fr. Pietro Martire de Fabritiis diede un pezzo di terreno in enfiteusi senza farne l'istromento per non aver cercato la licenza a Superiori, ma ne fece solamente l'alberano: Oggi vengono li sud.i supplicanti ricerchi da Carlo di Stefano, e fratelli a farne l'istromento d'enfiteusi, altrimenti vogliono rilasciare il terreno con forzare il Convento a pagare il soprafatto, e perché il Convento non ave modo, né gli mette conto repigliar d.o terreno, pertanto supplicano V.P.M.R. concederli la licenza di poter far l'istromento d'enfiteusi coll'annua corrisposta di una salma di grano mentre il terreno quando gli fu dato dal P. Predicatore de Fabritiis non valeva più che quarant'otto docati, che della grazia ut Deus. Fra Gundisalvo Barbetta Lettore e Priore supplica come sopra, fra Domenico Bianchi supplica come sopra. Fra Giambatta de luliis supplica come sopra. Oratoribus supplicantibus concedit, ut petitur, servate tamen de iure servandis. Datura in nostro Conventu S. Gregorn de Montorio die 22 lu-lii 1734. Fr. Thomas Maria Biondi Magister Provincialis Aprutinus» (timbro provincia-lizio a secco molto bello).
voi. 22 f. 2v (Montorio 7 gennaio 1735). Pietro Carlei Dott. in utroque di Montorio rivende ai Domenicani di Montorio un censo annuo di carlini venti su di un capitale di ducati venticinque. Del convento sono presenti P. Biagio de Eugeniis Lettore e Priore, e P. Lettore Domenico Bianchi.