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Carrellata Notarile.
Dai protocolli dell'Archivio di Stato di Teramo
Benedetto Carderi O.P.
Cattedra Cateriniana Teramo, 1973, pagine 191

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a cura di Federico Adamoli

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   voi. 7 f. 55r (Atri 7 dicembre 1718). I signori Carlo Laureto e Ignazio de Pe-tris quali priori e Domenico Cagnacci quale procuratore stipulano un censo per la Fraternità del Rosario di Atri; la delibera della congregazione è firmata in data 5 dicembre 1718 dal Priore del convento «fra Vincenzo Scamolla Priore».
   voi. 8 f. 26v (Atri 15 febbraio 1719). Ignazio de Petris e Domenico Cagnacci, rispettivamente priore e procuratore della Fraternità del Rosario di Atri, stipulano un censo.
   voi. 8 ff. 58r; 71r (Atri giugno 1719). Convenzione e ratifica di acquisto di una farmacia (Aromatario) da parte del Dott. Fisico D. Balthassar Busico di Atri e del venditore signor D. Antonio di Giovanni di Atri.
   voi. 8 f. 72v (Atri 25 giugno 1719). Il signor D. Grazio Attanasii (di Attanasio) di Napoli prende possesso quale Governatore della Regia Città di Atri.
   voi. 8 f. 17r (Atri 9 febbraio 1720). La Fraternità del Rosario di Atri e i Domenicani di Atri convengono per regolare l'uso dell'Oratorio nuovamente eretto. La Fraternità in data 5 dicembre 1718, presente il Priore del convento P. Vincenzo Scamolla, delibera di riofficiare l'Oratorio dalla festa dell'imminente Natale e chiede l'assistenza di un Padre idoneo e sufficiente, con obbligo per ogni giorno di festa di assistere alla recita dell'ufficio, celebrare messa per comodo dei fratelli, sermoneggiare, confessare ed esercitare tutto ciò che comandano le Regole del Rosario « onde a quest'effetto si constituisce al d.o Padre o Monastero la Carità, seu provisione di docati dieci annui» (sono presenti quali priore e procuratore della fraternità Ignazio de Petris e Domenico Cagnacci). In data 4 febbraio 1720 la Congrega, alla presenza del Priore del convento P. Vincenzo Scamolla, richiamandosi alla precedente delibera porta a carlini 20 la carità da darsi al convento esigendo però dal Padre assistente anche il panegirico della festa del Rosario; Egidio Catucci e il notaio Giov. Paolo Palletta sono priori della Fraternità e procuratore ne è il notaio Giuseppe Luigi de Savellii. I Domenicani in sede di consiglio conventuale (9 febbraio 1720) avevano stabilito di chiedere alla fraternità due. 12: e cioè due. 5 per il convento e due. 7 per il Padre assistente il quale dovrà predicare ogni prima e seconda domenica del mese, nelle maggiori festività, libero sempre nella applicazione della messa, e nella solennità del Rosario o predicare o trovare chi predichi (I Padri presenti al consiglio: Vincenzo Scamolla .Lettore e Priore, Domenico Cartone Lettore e Sottopriqre, Pietromartire Brigotti Lettore, Felice de Angelis, Giuseppe Longobardi). Alla stipula definitiva la fraternità e i Domenicani riconoscono i reciproci obblighi della convenzione: due. 12 che la Fraternità annualmente darà al convento, e la prestazione e l'assistenza di un Padre nei giorni festivi come sopra espressati. Per la Fraternità sono presenti: signor D. Egidio Catucci di Atri priore, Giuseppe Formiconi erario, Liberatore Pavoni procuratore. Del convento sono presenti: Vincenzo Scamolla Lettore e Priore, Domenico Cartone Lettore e Sottopriore, Pietromartire Brigotti Lettore, Felice de Angelis, Giuseppe Longobardi.
   voi. 8 ff. 37v; 45v (Atri maggo 1720). Delibere della Fraternità del Rosario di Atri della quale il signor D. Egidio Catucci è priore e Giuseppe Formiconi erario e procuratore; le delibere sono state prese alla presenza del P. Vincenzo Scamolla Priore del convento.
   voi. 8 ff. 51v; 67r (Atri maggio luglio 1720). Censi della Fraternità del SS. Nome di Dio, sita nella chiesa domenicana di Atri; la fraternità ha rispettivi priore e procuratore Arcangelo Accantosti e Agostino Gerbone; la delibera della congrega è firmata dal Priore del convento P. Vincenzo Scamolla.
   voi. 8 f. 69v (Atri 7 agosto 1720). Il signor D. Domenico Sammarco prende possesso quale Governatore della Regia Città di Atri.
   voi. 9 f. 25r (Atri 3 giugno 1721). Antonio Giesitti, Angelo Antonio de Bene-ditto e Giuseppe di Nicola Vito della Terra di «Montis Giorgi Status Macerate in Piceno» dimoranti in Abruzzo da molti mesi, attestano «Come essendo l'arte loro di secare le tavole furono ricercati dal M.R.P. Lettore Errico Castagna Priore del Ven. Convento di S. Giov. Batta di questa città sin dalli dieci del mese di Febraro del corrente anno 1721, a secare molti legnami sistemi nella Torre del fu Dott. Massi-mino Brigotti lasciata a d.o Ven. Convento... furono li medemi testificanti portati dal

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