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Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209
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presentata dalla portata che gli abbiamo assegnata prima dello sbocco della Pescara di Accumoli, aumentata delle portate autunnali di questa e della valle t'.apodacqua stessa, oltre altri m' 0.100 per lievi infiltrazioni nell'alveo, non troppo favorite dalla natura delle roccie che fasciano il piede dei
monti, e per piccoli rivoletti; ossia in complesso ed in cifra rotonda.........m3 1.160
In seguito e fino dopo lo scarico delle acque sulfuree di Acquasanta, il Tronto stesso riceve la sorgente Pescara di Arquata, il rio barrato, le dette acque sull'uree ed alcune piccole immissioni apparenti, oltre le infiltrazioni nascoste.
Non volendo ripetere i ragionamenti già l'atti e riservandoci di discorrere in seguito particolarmente delle sorgenti, diciamo subito che le minime portate che si possono verificare sul finire di no-
vembre sarebbero:
Pescara di Arquata............................ms 0.180
Kio barrato................................................................0.030
Sorgenti di Acquasanta ......................... „ 0.060
Immissioni varie palesi.......................... „ 0.080
Totale . . . ni 0.350
Con ciò si otterrebbe pel Tronto ad Acquasanta una minima assoluta di.....m:' 1.510
Le misurazioni pero ci dimostrarono che vi sono in quel tronco infiltrazioni nell'alveo non trascurabili, le quali più abbondantemente si manifestano nel tratto fra lo sbocco della valle di Capo-dacqua e il Borgo di Arquata.
Queste infiltrazioni, con l'aggiunta del tributo di alcuni rii. rappresentavano, nel settembre 1(102, una portata totale di in3 0. 010, ripartita in ni 0.532, nel tratto fra Capodacqua e Borgo d'Arquatae in ni 0.078 fra Arquata ed Acquasanta.
Aggiungiamo ora, per non ritornare in seguito sullo stesso argomento, che nel successivo tratto fra Acquasanta ed il fosso Cernirà, ni piedi della Marzola, l'aumento perla stessa causa fu di m3 0. 120 circa: e che dopo, tino al mare, gli aumenti (tuono cosi scarsi da non compensare le perdite per evaporazione nell'alveo o, tenuto conto dell'irrigazione, ila non essere sensibili alle misurazioni col molinello.
La massima magra di questo genere di immissioni poco più forte può essere della magra riscontrata con le misurazioni del settembre 1902. Però se si dovesse giudicarla in conformità di quanto avviene nelle sorgenti esteriori e ritenere che fino al novembre avrebbe potuto continuare la decre-
scenza, converrebbe assegnare i seguenti valori relativi a questo mese:
fra Capodacqua e Borgo d'Arquata....................m* 0. 460
fra Borgo d'Arquata ed Acquasanta.........................................., 0.000
fra Acquasanta ed il fosso Cernara....................„ 0.100
a valle del fosso Cernal a................................................, 0.000
Con questi elementi la massima magra del Tronto ad Acquasanta, dopo Io scarico delle acque solforose, risulterebbe diversa ili quella sopraccennata, perché nel calcolarla non si erano esaminate le immissioni nascoste, e diverrebbe di m3 2 030, mentre presso Borgo d'Arquata dovrebbe essere di in3 1. 800.
Da Acquasanta al nutre sappiamo che si immettono solamente tre influenti con acqua perenne, ed alcune scarse polle.
Riservandoci di esaminare queste e quelli in seguito, ne diamo ora le massime magre agli sbocchi, per terminare quanto ha relazione con l'arteria principale.
Essendo risultato che da Acquasanta al fosso di Cernara (questo compreso), fra immissioni
10 — Carta idrografica d'Italia.