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Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Perciò, sapendo da quanto abbiamo già detto che le acque colatizie del Castellano, similmente a quelle consimili di tutto il bacino, raggiungono la loro magra assoluta sulla fine di settembre e possono mantenerla o aumentarla leggermente fino al novembre, dobbiamo determinare quale sarà in quell'epoca la portata complessiva delle sorgenti di Castel Trosino, nell'annata più sfavorevole alla loro alimentazione.
   Mancano, a vero dire, per questa determinazione gli elementi sicuri, poche essendo state le misurazioni esatte che si son potute fare in proposito, stante la posizione stessa delle scaturigini, quasi entro l'alveo, che consente solo di apprezzarne la portata per differenza, misurando il torrente prima e dopo di esse, per modo che quando questo >1011 è in magra gli errori inevitabili di misura superano le variazioni nelle portate di quelle, l'ero dalle esperienze eseguite è risultato che nel maggio esse non hanno ancora iniziata la decrescenza, la quale poi dal 12 luglio al t settembre 1902 fu del Iti per cento circa, e più propriamente di litri 2. 8:i al giorno, e che dal 4 settembre al li) novembre \i fu un lievissimo aumento.
   Da questi due valori si deduce che la magra sul finire di novembre era cessata; ma pur ammettendo che per un maggiore ritardo nelle pioggie autunnali avesse continuato ancora, non avrebbe mai raggiunto un'ulteriore diminuzione di litri 58. e quindi la portata sarebbe stata di nr' 0. 750 al massimo, che ridotta ancora di litri 50, può rappresentare la minima portata assoluta, risultando che dette sorgenti nello stesso modo come molto sensibilmente hanno risentito la siccità del 1902, sensibili pure sono alle pioggie estive.
   Questa massima magra assoluta delle sorgenti, ridotta cosi a 111.'0. 700, che probabilmente può verificarsi anche nell'inoltrato inverno, è puramente ipotetica e non ha alcuna influenza sulle magre del tiunie, non essendosi giammai a memoria d'uomo riscontrato nel Castellano nel mese di dicembre una portata delle acque piovane inferiore ad 1111 metro cubo.
   In seguito e fino al Tronto, altre piccole sorgenti sboccano, dovute alla Montagna dei Fiori, ma esse sono tanto piccole e nella massima parte subalvee, da nou poterle misurare. Risultò però che le perdite per evaporazione nel tragitto sono da esse compensate.
   AI Castellano adunque conviene assegnare le seguenti portate di massima magra:
   Torrente Castellano : allo sbocco del fosso 'l'evera......rn3 0.150
   Id. prima delle sorgenti ili Castel Trosino . „ 0 200
   Id. dopo le dette sorgenti..........0. 900
   ld. allo sbocco del Tronto........ ,0.900
   Sorgenti. — Si dovrebbe ora ricercare quale possa essere la massima magra assoluta delle sorgenti di tutto il bacino.
   A ciò perù si oppongono, per alcune almeno, difficoltà insormontabili, oltre quella solita dovuta alla mancanza dei mezzi diretti di osservazione.
   Di tali difficoltà abbiamo di già detto nelle pagine precedenti e qui basta ripetere chela neve rende impossibile, per quattro mesi circa, la misurazione delle sorgenti poste sull'alto dei monti, come la Spugnale e YAi-,jun Cerasa, del fosso Pescara di Accumuli, proprio quando dovrebbero pervenire allo stato di magra; e che la portata ordinaria del Castellano, nel cui letto o a fianco nascono quelle di Castel Trosino, impedisce pure ili misurare queste con quella approssimazione necessaria a svelare le ultime probabili decrescenze, tanto lievi da essere minori dei più piccoli errori compatibili con l'uso del molinello.
   Tre sole sorgenti, oltre quelle piccole delle quali non torna conto discutere, si prestano ad un esame accurato: la Capodacqua, la Pescara di Arquata e quella terino-solfurea di Acquasanta.
   Di queste diremo particolarmente e delle altre indicheremo le probabili massime magre, dedotte in base ai criteri generali espressi a principio ed alle speciali vicende meteoriche del 1902.