Stai consultando: 'Carta Idrografica d'Italia Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata', Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Pagina (160/223) Pagina
Pagina (160/223)
Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209
148
Sorgenti Capodacqua. — E evidente elio questa sorgente trae origine dal monte Vettore e dai suoi contrafforti e che risente ^perciò le influenze pluviometriche che interessano il sistema montuoso dei Sibillini. Però, come in tutte le s irgenli di discreta portata, essa pure ha due tributi speciali; uno di grande costanza, dovuto alle acque profonde, che richiede oltre un anno di tempo per accusare forti variazioni ; ed un altro molto piò sensibile, dipendente dalle infiltrazioni della zona più vicina, il quale svela dopo pochi mesi gli effetti delle precipitazioni o della siccità ed anche quelle oscillazioni pronte a prodursi e pronte pure a cessare, dovute alle superficie immediatamente adiacenti che in pochi giorni scaricano le acque delle pioggie dirotte.
Ili dipendenza ili tali caratteri l'anno 1902 deve avere avuto un'azione efficacissima nel produrre forti magre su questa scaturigine, sia perchè le pioggie e le nevi sugli alti monti non furono molto abbondanti, sebbene alcune tardive, sia perchè la siccità estiva ebbe durata eccezionale.
Ed infatti, confrontate le fasi meteoriche dei primi sei mesi del detto anno, con le corrispondenti di molti anni precedenti, apparisce come, [air senza gli speciali successivi avvenimenti, si avrebbero avute a tempo opportuno portate di magra ordinaria, le quali si sarebbero verificate fra il novembre 1902 ed il marzo 1903. Ma la quasi assoluta mancanza di pioggie per oltre quattro mesi (non si tiene conto certamente ili qualche millimetro caduto qua o là,) spinse agli estremi la magra delle acque di prossima alimentazione, e ridusse pure molto quelle di lontano percorso
Ee portate misurate nel novembre 1902, rappresentavano di già una magra fortissima, non influenzata ancora dalle pioggie cadute nell'autunno, ma la susseguente diminuzione di livello riscontrata verso il 30 gennaio del 1903 segnò definitivamente la massima decrescenza dovuta alle straordinarie condizioni dell'estate precedente. La portata corrispondente a quest'ultimo livello, segnalataci da persona del luogo espressamente incaricata, e che sarebbe di m3 0. 535, rappresenterebbe di già una magra forse insuperabile. Pero, ritenendo che se la siccità avesse maggiormente perdurato nell'autunno, le acque delle zone permeabili prossime alla scaturigine avrebbero ritardato a riacquistare la portata ordinaria e quindi progredendo con la magra delle acque di lungo percorso, anche quella delle acque vicine, la magra complessiva sarebbe stala più forte, è d'uopo ricercare quale essa poteva essere.
L'indagine è molto facile.
Infatti, supposto che nulla avesse turbato la decrescenza, questa avrebbe continuato con un modulo giornaliero sempre più piccolo, nello stesso modo come avviene in tutte le grosse scaturigini dell'Appennino.
Essendo stato questo modulo di litri l.à al giorno fra il 7 settembre ed il 18 novembre 1902 e di litri 1 fra il 18 novembre stesso ed il 30 gennaio 1903, ragionevolmente si potrebbe ammettere che sarebbe stato di litri 0. 75 per un successivo periodo di 30 giorni, e poi di litri 0.50 per un altro eguale periodo e cosi proporzionatamente ili seguilo. E siccome, date le condizioni orografiche e meteoriche della regione, non si può ammettere, senza entrare nel caso eccezionalissimo, forse più che secolare, di una siccità che duri lino a tutto il dicembre, cosi è evidente che la massima magra non potendo essere raggiunta più tardi del mese ili marzo, la portala con i dati sopra riportati non potrebbe discendere sotto m* 0. 500 se non eccezionalmente e per ben poco tempo.
Quindi, pur volendo tenere in una certa considerazione i casi più difficili di estrema povertà di precipitazione, seguita da eccezionale siccità, assumiamo come massima magra assoluta, la detta portata di in3 0.51X1, avvertendo che quella quasi egualmente forte dedotta dalla misurazione diretta del livello e dalle vicende meteoriche, costituisce eziandio un avvenimento di già straordinario.
Sorgente Pescara di Arquata. — 11 ragionamento fatto per la precedente sorgente vale pure per questa. Solo conviene aggiungere che avendo resistito, nonostante la sua minore portata, quanto e l'orse più dell'altra alla lunga siccità del 1902. ha dimostrato di avere le origini molto lontane dallo