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Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   modo particolare, esaminando l'argomento sotto i tre aspetti: della locomozione, delle industrie e dell'agricoltura.
   Locomozione. — Due ordini di locomozione si affacciano nel bacino del Tronto: la comunicazione interprovinciale, per mezzo di strade ferrate, in congiunzione con le linei1 esistenti, e le comunicazioni intercomunali, per mezzo ili tram vie, automobili, ecc. Dovendo essere entrambi però a trazione elettrica, è prudente tacere sul sistema preferibile lino a quando saranno note le esperienze che sono in corso in altre regioni, con piccoli e potenti accumulatori, capaci persino di :i()0 chilometri di percorso senza bisogno di rifornimento.
   A parte ciò, è evidente che, avendo nel bacino vari centri ove si possono impiantare officine per la produzione della forza motrice, qualunque linea da istituirsi troverebbe vicini i luoghi di rifornimento dell'energia, e quindi di già alcuni vantaggi vi sarebbero pel risparmio nei fili di trasmissione, nelle perdite, ecc.
   Mei pure astraendo dai sistemi per la trazione elettrica, è evidente che questa, per le linee brevi già costruite ed ora esercite a vapore, costituirebbe una vantaggiosa sostituzione, riducendole a funzioni di tramvia, molto economiche e speditive.
   Il tronco Ascoli-San Benedetto, per esempio, sul quale ora corrono appena tre coppie di treni, rendendo insufficienti e fastidiose per le lunghe attese, le coincidenze con la linea adriatica Bologna-Brindisi, potrebbe triplicare il numero dei convogli, con immenso vantaggio dei viaggiatori e con rilevante economia. Ed egualmente, convertito in tramvia elettrica, potrebbe proseguire, risalendo la valle del Tronto, sia in sede propria, sia sulla strada provinciale e iniziare la comunicazione con le linee centrali Roma-Terni-Aquila, ecc. A .questo intento veramente molto di già è stalo fatto, tanto che un apposito comitato si è costituito ed un progetto completo fu presentato in questi ultimi tempi e credo che pure la Direzione delle ferrovie studi la questione.
   Relativamente alle comunicazioni intercomunali ben poco è da auspicare, tranne iper le strade principali alle quali fanno capo molti comuni, perchè il movimento generale non è sufficiente a sostenere l'esercizio di una linea tramviaria. (ìli automobili solamente sarebbero sostituibili agli attuali veicoli, ma la loro convenienza non dipende essenzialmente dal genere del motore, tanto che quegli idraulici richiedendo appositi impianti non sempre sono preferibili a quelli a petrolio od a vapore, oggidì in uso senza seri inconvenienti. Potrebbero soltanto convenire quelli ad accumulatori elettrici se le stazioni di rifornimento dell'energia, create per altri usi, non dovessero gravare direttamente col loro costo sulla trazione, ed allora sarebbe da esaminare l'opportunità di un servizio sulla strada provinciale fra Ascoli e Teramo, due città che, allacciate da molti anni dalla strada ferrata, trovano ancor oggi più rapida ed economica comunicazione fra loro per mezzo delle antiche diligenze!
   Non c.i dilunghiamo su questo argomento della locomozione perché per accennarlo bastano le poche righe che vi abbiamo dedicato, e per svolgerlo come si dovrebbe, ciò che non è nel nostro compito, non basterebbe tutto il presente volume.
   Industrie. — Ascoli Piceno trovasi in una posizione eccezionalmente favorevole allo sviluppo delle industrie e se ancora indietro rimane, dipende piuttosto dai tempi a ciò non maturi, anziché dalla inerzia o dalla sfiducia degli abitanti.
   Posta fra due fiumi capaci di produrre discrete energie, la città potrebbe avere la l'orza motrice ad un prezzo eccezionalmente basso, se i suoi cittadini potessero istituire alcuni consorzi per l'esercizio di diversi utili industrie.
   Con derivazioni dal Castellano e dal Tronto, pur lasciando alla possibile trazione elettrica per la locomozione quelle migliaia di cavalli necessari, i quali verrebbero ricavati nei tronchi superiori e nella valle di Capodacqua, si potrebbe avere vicino od entro l'abitato due poderose generatrici di energia, per provvedere all'illuminazione elettrica pubblica e privata; all'istituzione di opifici per