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Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209
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la lavorazione della seta, abbondantemente prodotta nella provincia e nelle regioni circostanti, spedita ora greggia in Lombardia o all'estero; alla tessitura razionale della canape e del lino, che tanto prosperano in quelle ricche vallate; alla lavorazione di quel legname che, (luitato nel Castellano, giunge ad Ascoli per alimentarvi soltanto il lavoro del trasporto è del caricamento sui veicoli, invece di essere ridotto in quelle diverse l'orme più acconce alle ultime trasformazioni alle quali è destinato; ed a quelle altre inulte industrie che troppo lungo sarebbe ora enumerare e che formano l'assieme della vita operaia di ogni discreto centro di popolazione.
Agricoltura. — Ove però più intenso impiego dovrebbero trovare le acque di tutto il bacino si è nell'agricoltura, e non solamente in quel che finora pareva il miglior modo, cioè nell'irrigazione, ma nella vera industria agraria, ossia nel sostituire il lavoro meccanico a quello umano eri animale e nell'introdurre tutte quelle lavorazioni dei prodotti primi, che valgono ad aumentare il valore di questi e a diminuirne il prezzo del trasporlo.
Favorevolissime sono le condizioni generali del bacino del Tronto per la trasformazione agri-colo-industriale di alquante migliaia di ettari di campagna. Infatti da Ascoli al mare la larga valle alluvionale consente sopra oltre tri* mila ettari di campagna l'introduzione delle macchine aratrici, seminatrici, falciatrici, ecc., e nella poco discosta vallata della Vibrata quasi altrettanta se ne trova pure in pianura, senza tener conto delle valli laterali, degli altipiani e delle dolci pendici di molte colline.
Converrebbe allora che si formassero alcune od anco una sola grande cooperativa di produzione, fra i molti piccoli proprietari, specialmente per la trasformazione dei prodotti, lasciando all'opera individuale soltanto le piccole industrie, specializzate quasi nelle famiglie coloniche a seconda della loro attitudine, particolarmente per il lavoro serale nell'inverno, agevolate dall'illuminazione elettrica, che sarebbe introdotta in tutte le case del contado.
Non potendo dilungarci sui quesiti speciali pei quali basta l'accenno della loro possibilità, poniamo fine a questo capitolo ricordando che un bell'esempio dell'introduzione del lavoro meccanico per mezzo delle forze idrauliche lo si può ammirare, poco distante dal Tronto, nella tenuta di Ho-slmrgo, a fianco del Vomano, proprietà del compianto senatore Devincenzi. Ivi la forza è trasportata nelle varie tenute con trasmissione biodinamica, semplice ed ingegnosa. Di ciò però abbiamo già detto nelle pagine precedenti di questo volume, nella relazione sul Vomano.
Un esempio poi della trasmissione elettrica della l'orza idraulica, ottimo, dicono, sotto ogni aspetto, lo si ha nella tenuta di Fral'oreano (Latisana, provincia di l'dine), proprietà del deputato conte Vittorio de Asarta, il quale trasformò mille ettari di terreno, introducendovi tutte le innovazioni che ora proponiamo per le vallale del Tronto e della Vibrata, comprese le officine per la lavorazione dei prodotti e l'illuminazione delle abitazioni.
Né vogliamo tacere che se i due benemeriti sopra ricordati molto fecero ed un bell'esempio diedero pel risveglio dell'agricoltura nazionale, altri concorrono per altra via al medesimo scopo, con pubblicazioni che frequentemente appaiono anche sui giornali quotidiani di I-toma, dalle quali non raramente togliamo delle idee le quali, avendo relazione con i nostri studi, ci piace di divulgare sempre più.