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Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   poi ancora, il 27 maggio seguente, nell'acqua 24°. 5, il 13 luglio 32°, il 3 settembre 34°. 5 e finalmente il 18 novembre dello stesso anno 2!)°. 5.
   Il sapore dell'acqua, a delta dei professori Trottarelli e Garlinfanti, è salso-liscivioso ; allo scrivente parve insipido come quello dell'acqua bollita, appena debolmente solfureo, senza alcun accenno ad altri sali, né al frizzante dell'anidride carbonica.
   La differenza di temperatura, nota ad altri, ma mai rivelata prima, fu in ultimo attribuita a supposte infiltrazioni di acque comuni nei cunicoli che convogliano quelle minerali.
   Anzi vi è ora chi afferma come cosa certa, che queste infiltrazioni avvengano dal fosso Rio e siano di acque torrentizie. Noi però non dividiamo quest'opinione perché se essa fosse vera, nelle acque minerali si dovrebbero riscontrare intorbidamenti ed aumenti di portata, in seguilo ad ogni forte pioggia. Invece non solo quando la magra è in esse incominciata non s'interrompe, ma la temperatura pure progredisce nell'estate e comincia a decrescere nell'autunno inoltrato, cioè alquanto tempo dopo sopravvenute le pioggie e incominciata la stagione fredda.
   Oltre ciò le acque sono costantemente del medesimo sapore, del medesimo colore bianchiccio pel solfo, mai torbide e non hanno variazioni di portata subitanee.
   Tutto ciò fa ritenere che la causa delle variazioni nella temperatura risieda invece nella prolungata esposizione all'aria dell'acqua immagazzinata nelle caverne, ove il ricambio avviene completamente in non meno di 25 minuti nella prima grotta e di alcune ore in quelle più interne; quanto basta cioè all'aria circolante, più o meno fredda dal novembre al giugno, di far sentire la sua azione sull'acqua con intensità tanto maggiore, quanto più bassa è la temperatura esterna, come confermano le osservazioni sopra riportate. Se qualche infiltrazione poi avvenisse, la quale del resto non potrebbe essere di grande valore, sarebbe più verosimile supporta dovuta a correnti sotterranee, invece che a trapelazioni superficiali e proveniente da tanto lontano, da seguire le fasi di aumento e di diminuzione della massa principale, come si rileva dall'aversi al principio dell'autunno le forti inagre e nella primavera i colmi.
   Se si potesse misurare la temperatura nel luogo preciso dell'efiusso, questa, molto pobabilmente si riscontrerebbe costante o tutt'al più accuserebbe qualche piccola differenza, se la via sotterranea fosse nell'ultimo tratto in comunicazione coll'esterno.
   Ora che sono spiegate le principali anomalie apparenti di questa sorgente, possiamo ricercarne la genesi, la quale diventa cosi abbastanza chiara. Però a renderla più evidente ancora trascriviamo le analisi quantitative delle acque e dei fanghi che si depositano nelle caverne, eseguita dai suddetti professori Trottarelli e Garliufanti.
   Noi delle varie tabelle da essi presentate, riportiamo soltanto quella in cui è indicato il modo probabile di combinazione dei vari principii mineralizzatol i.
   Analisi di un litro d'acqua delle terme di Acquasanta.
   Anidride carbonica libera a 0°.................cui3 113. 01
   Acido solfidrico................................................11.59
   Azoto............................................................9. 99
   Nitrato di ammonio.....................gr. 0.013176
   Id. di calcio....................... „ 0.056491
   Nitrito di calcio...................... „ 0.000120
   Joduro di magnesio..............................................0.000012
   Bicarbonato di calcio..................... r 0. 473409
   Id. di magnesio................... , 0.015942
   ld. ferroso...................... , 0.000471