Stai consultando: 'Carta Idrografica d'Italia Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata', Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Pagina (206/223) Pagina
Pagina (206/223)
Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209
194
CAPO II. PIUME VIBRATA.
Orografia. — L)i già nelle pagine addietro fu avvertito che pochi cenni sarebbero stati sufficienti per far conoscere sot to il suo vero aspetto idrologico questo fiume molto scarso di acque perenni.
Brevissimi saremo quindi ora nella descrizione del suo bacino ed appena ci dilungheremo alquanto nell'esame di quelle sue parti ove le portate di magra diventano ponderabili.
Nasce esso nel versante orientale della Montagna dei Fiori, sotto la cima del monte Girella e scorre per circa 13 km. entro un bacino quasi sempre strettissimo, fino cioè presso Sant'Egidio alla Vibrata, dove repentinamente si allontana sensibilmente dallo spartiacque di sinistra, ma non da quello di destra, al quale rimane ancora addossato, staccandosene soltanto presso Sant'Omero per avviciuarvisi però nuovamente poco dopo.
E causa di (presta strettezza di bacino sulla sponda destra, la prossimità del Saiinello, che per lunghi tratti scorre nella medesima antica valle quaternaria della Vibrata, tanto da far ritenere che di questa facesse parte coi tronchi superiori, e solamente dopo Sant'Egidio cominciasse un altro fiume che girava dietro i colli di Sant'Omero.
A questi caratteri particolari fa corredo una vallata poco declive, con pianura alluvionale larga in qualche tratto più di due chilometri ed ovunque contornata da colline poco elevate, a dolcissimo pendio.
I limiti di un bacino tanto pianeggiante ben presto sono indicati, bastando nominare pochi punti caratteristici. Infatti, comuni a destra con quelli del Saiinello. sono rappresentati da una linea che, discendendo rapidamente dal monte Girella (m. 1815), tocca il piccolo monte Santo (m. 544), per proseguire sul dorso della lunga deiezione quaternaria, fino al villaggio di Garrulo e passare sul colle di Sant'Omero (m. 200), sui Poggi del Casone e su altre consimili alture, ed in ultimo sul Colle Badetta (m. 258), donde precipita al mare.
A sinistra, il limite stesso, comune col Tronto, comincia pure dal monte Girella, e discesa la ripida pendice della Montagna dei Fiori, passa pel paese di Gollebigliano (m. 502), attraversa, presso il Galluccio, la strada provinciale Ascoli-Teramo, rasenta la borgata di San Vito, ascende la Rocca di Morro (m. 387), taglia il paese di Maltignano (m. 307), il colle La Cupa im. 315), Ancorano (m. 2i)3) e quindi allontanandosi dall'alveo percorre quasi in linea reità, fino a Controguerra im. 207) e Colonnella (m. 303), tutta una serie di colline sulla destra del Tronto, ed in ultimo ripiega verso la foce della Vibrata, a cui giunge per i colli della Corte (ni. 280) e della Civita (m. 244).
Geologia. — La eoslituzione geologica di questo bacino, che con tanta facilità abbiamo delimitato, è semplice non solo, ma anche nota, costituendo, può dirsi, il seguito di quella dì già descritta del Tronto. Ripeteremo quindi solamente i caratteri delle formazioni, senza spendere parole sulla loro storia fisica, onde si abbiano presenti le condizioni che favoriscono alcuni fenomeni idrologici non privi d'interesse.
Sappiamo che sul versante orientale della Montagna dei Fiori i calcari permeabilissimi sono ricoperti dai detriti di falda, che formano una fascia posta fra i 500 e gli 800 metri circa di (piota, dopo la quale si presentano alcune colline eoceniche o mioceniche di arenarie e scisti, ed indi cominciano e proseguono fino al mare due formazioni : la pliocenica, sulle alture e la quaternaria, sulle