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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
e sente; si leva gigante a capo della Valle, come il signore di essa, e, con l'ardua punta, scopre, dicono, fin la remota riva della Dalmazia. E par che si alzi sui piedi, e aderga la testa e le spalle per vegliare da lungi sul-l'antico e glorioso mare d'Italia, o, meglio, per scoprire altri suoi fratelli lontani, soli degni dei suoi sguardi e del suo amore. Sembra a volte di vedergli gonfiare l'immenso petto roccioso dalla soddisfazione intima e piena per il proprio sublime aspetto, per l'aria purissima che gli è dato di godere, e per le mirabili cose che può perennemente scoprire e ammirare. Molti vedono nel suo dentato superbo profilo l'immagine di Napoleone, di que-st'anima sublime, che, lasciate le misere forme umane, dov' era imprigionata, erra di vetta in vetta per trovare, nell' eternità delle rocce e dei dirupi, una forma che sia degna d'incarnare tutta la sua inusata grandezza.
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