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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
Francesco Savini
Forzani e C., 1895, pagine 612

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Cap. XVIII-Sue condizioni nel per. delle fazioni e delle signorie (1388-1507).
   ci parla del « palatio comunis solite residence ludicis causarum « civilium », ove, e propriamente « in Sala seu audientia terrena «inferiori», pronunziava le sentenze esso giudice. In quanto alle parti di questo palazzo, di tre abbiamo ricordo: della loggia inferiore (logia inferiori} (1. I, r. 24), ove era stabilito doversi radunare il parlamento e che ci ricorda la loggia dell' Orgagna in Firenze, la quale fu costrutta appunto per tali popolari adunanze, poiché la ringhiera del palazzo Vecchio non più bastava all'uopo. La nostra loggia, sebbene alterata dai recenti restauri,esiste ancora; ma,spente le vecchie instituzioni comunali, serve oggi al mercato del grano, siccome in Firenze la famosa loggia è ora convertita in un aperto museo di statue. Abbiamo poi ricordo, nella citata sentenza del 1447, della sala terrena, ove sentenziava il giudice, ed anche del solito banco di giustizia (bancum iiiris). Da un'altra carta dei 21 di dicembre del 1449 (i) sappiamo esservi stato anche il banco de'capi del magistrato (domini de Regimine) ; ed anzi con l'aiuto di questo documento possiamo agevolmente ricostruire con la mente la forma delle adunanze del nostro magistrato ali' epoca presente : il giudice civile seduto al solito banco dei signori del reggimento e da questi fiancheggiato. Difatti ivi si legge che l'atto fu compito « in palatio « causarum civilium civitatis Terami in sala (?) superiori ubi con-« silia congregantur ad solitum bancum dorninorum de Regimine « corani... legurn doctore domino Luca de maiorinis de Franca-« villa honorando ludice causarum civilium diete Civitatis et do-« minis de Regimine ad presens diete Civitatis». Qui ci appare anche la sala superiore del palazzo, che serviva insieme alle adunanze del magistrato ed a quelle del consiglio; il che è confermato dagli statuti che stabiliscono il consiglio doversi per l'avvenire raccogliere in sala superiori dicti paìatii civilium (1. I, r. 24). Son dunque tre le parti dell' edifizio comunale di quel tempo, la cui notizia è a noi pervenuta: la loggia inferiore, che accoglieva il parlamento; la sala terrena, addetta alle sentenze; e la sala superiore, ove adunavansi il magistrato col giudice ed il consiglio. Se poi vogliamo sapere ove erigevasi cotesto palazzo civilium o del comune, basta leggere la citata sentenza del 1447, ove dicesi del medesimo « siti in sexterio S. Leonardi iuxta stratas publicas a « tribus lateribus et rem heredum bernarductii berardi dominici». Qui, sebbene non si parli della piazza del mercato posta davanti
   (i) Biblioteca del Liceo di Teramo, Carte PALMA, fase. IV, perg. n. 6, la quale si legge pure fra i documenti in fine, n. xxiv.

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