Cap. XXI - Sua costituzione oligarchica nel per. del patriziato (1507-1770). 347
noi per la sua capitale importanza riproduciamo qui a verbo: « La questione sorta in cotesta Città circa il governo economico « della medesima, e del preteso Decurionato de* quarantotto Cit-« ladini, essendo giunta al Regale Trono per via di varj ricorsi « de' contendenti e d'informazioni de' Tribunali, ha posto la Regal « mente nella considerazione che strana, insostenibile ed irregolare « sia la divisione di cotesta Cittadinanza in tre ordini civici, cioè « di Nobile, di Civile, e di Popolare, non potendo in modo alcuno « considerarsi Nobiltà generosa se non proveniente da lungo pos-« sesso de' Feudi, o da titoli conceduti dalla Regal munificenza, « o finalmente provveniente da supremi gradi occupati nella Milizia, « nella Magistratura, o nelle dignità Ecclesiastiche : e quindi per « conseguente esser vana ed insussistente la caratteristica di no-« biltà data da cotesta Udienza nelle sue relazioni all'ordine degli « antichi Decurioni ; mostruosa cosa essendo il vedersi cotali fami-« glie Decurionali sfornite per la maggior parte di lettere e di « beni, anteposte alle famiglie di Avvocati, Dottori, e di altri onesti « Cittadini, le quali per lungo tempo si sono mantenute e si mance tengono tuttavia con lustro. Per la qual cosa avendo il Re riso-« luto che si faccia la scelta dei nuovi Decurioni da soli due ordini « Civile e Popolare, comanda a cotesta Udienza che neh' ordine « de' Civili faccia comprendere gli Avvocati, i Dottori, e quei che « colle rendite de' loro beni si sono mantenuti e si mantengono « tuttavia con lustro e splendore, e li padri de' quali non abbiano « esercitato arti sordide e vili, e quei Negozianti ancora, che posti seggono fondi considerevoli, e vivono con decoro. E quindi, « così formato tale ordine Civile, vuole la M. S. che dal mede-« sitno e da quello de' popolari si eliggano ogni tre anni in pub-« blico parlamento trentasei Decurioni per segreti suffragii de' Cit-« tadini, cioè dei Capi di famiglia tanto della Città, quanto delle « Ville, le quali fanno colla medesima un corpo solo. De' quali «Decurioni diciotto devono essere dell'ordine Civile, e diciotto « dell'ordine Popolare, comprendendosi fra il medesimo qualche « individuo delle Ville ancora, che si reputi più idoneo ed abile « al governo. Da questi trentasei triennali Decurioni, comanda S. M. « che si eliggano ogni anno, per segreti suffragii e per maggio-« ranza de' voti, gli Amministratori di cotesta Città, cioè un Sin-« daco e tre Eletti, i quali si debbono eligere tra gl'individui, che « sieno fuori dell* ordine de' Decurioni sudetti, ed il Sindaco che « sia alternativamente cioè un anno dell' ordine de' Civili, ed un « altro dell' ordine de' Popolari ; e gli Eletti ogni anno due del-