4 ' ° Parte IV - II comune teramano nell' évo moderno.
« pella della Città, e della Cattedrale di Teramo, tutto a spese di « alcuni Principali Cittadini che se ne ripartirono fra loro la quota. « Sul!' ora presso il Mezzo giorno i Signori del Magistrato in corpo « col Governatore, e i Giudici, invitati i Signori Ministri del Regio « Tribunale, si portarono nel Palazzo del Preside, e quivi pure « serviti di rinfreschi, fatti prima esportare in Trono nella Catte-« drale i ritratti de' due Regnanti passarono in quella Chiesa al « rimbombo di lunga batteria, e in essa fecero intonare da uno « de' Canonici il Te Deurn continuato dalle voci di quei Mu-« sici stessi. Dopo il pranzo si viddero per la Città Maschere di « varj Caratteri, ed a cavallo ed a piedi e nella sera del salone a « perticali nel pianterreno del Palazzo pubblico tutto apparato, ed « ornato con setini collocato nell' alto sotto magnifico dossello in « due Reali Ritratti, ed architettata in fondo elevata, e spaziosa « Orchestra, a due ordini e tutte le pareti illuminate a giorno, dici spcnsati in copia i libretti stampati si cantò la sopracennata Se-« renata framezzata da uno de' più studiati concerti eseguito dal « celebre sonatore di Violino della Cappella di Tolentino. La copia « delle Spettatrici e degli Spettatori intervenuti in gala, l'armonia <• della Musica, la splendidezza dell' ornamento, il comodo del sito « aperto ne' suoi lati anche al Popolo, fecero riuscire questa fun-<• zione degna di tutto 1' Elogio. Nel Mercoledì nel salone rnede-« simo, e collo stesso apparato si Tannarono in corpo gli Accade-« mici sopralodati e si recitarono in lode delle felicissime Reali « Nozze erudita, e ben pensata eloquente orazione, e varj cornee ponimenti in Versi, e Toscani, e Latini che attualmente si fanno « da essi imprimere nella stamperia della Città : Furono sentiti per « lo spazio di un' ora e mezza da cospicua udienza de' Reggi Mi-« nistri, dei pubblici rappresentanti, e delle persone più culle della « Città e della Provincia, che fecero eco alle glorie de' due Gra-« ziosi Monarchi. Fra le festive acclamazioni vi fu lo sparo di alce cune bombe, ed una di esse sparse artificiosamente per l'aere e e fece piovere intatti nella gran Piazza varj esemplari di un So-« netto composto ad onore de' Sovrani medesimi. Si replicarono « nel Teatrino Boschereccio l'lìcloga, e nel Teatro grande la se-« conda Comedia; con cui si sono sospese non già chiuse le alce legre feste, giacché le prolungheranno per Giovedì 23 Giugno « gli Agostiniani nella loro Chiesa col canto del Te Deum e con « recita di elegante Prosa e così poi di mano in mano le altre « Comunità Religiose, e giacché pel giorno venturo di Domenica