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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
Francesco Savini
Forzani e C., 1895, pagine 612

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   4' o Parte IV - II comune teramano nell' évo moderno.
   « Per non parlare di cose le quali sono attualità, viste ed « ammirate da tutta la cittadinanza, non si comprende nella cro-« naca già narrata quanto in una branca della Municipale Ammi-« nistrazione si avverava dal 1860 ad oggi, dico nelle dipendenze « tutte della congregazione di carità. Un prudente, saggio conser-« vatore ne fu il primo presidente (i). Un ardito iniziatore (2) « ne slargava la base di operazione e preparava quanto oggi si vede, « nella di cui ampiezza scompare e si annulla quel pochissimo che « si ereditava dai tempi precedenti al 1860.
   « La narrazione alla buona e senza partigiani entusiasmi, da « infine al narratore il coraggio di interessare gli attuali ammini-« stratori a proseguire quanto di bene siasi iniziato, e temperare « con calma, quello che credessero inopportuno, ed attendere anche « essi dal tempo quel giudizio severo che i popoli retti a libertà « sogliono dare a quanti assumono la responsabilità delle loro « aziende ».
   Fin qui l'opuscolo dell' Irelli, e noi abbiam voluto riferire letteralmente tutto questo lungo tratto, siccome pure abbiamo fatto qualche altra volta per simili descrizioni colorite e contemporanee, perché appunto queste due qualità rendono al lettore più viva e, a dir cosi, rilevata la figura de' tempi narrati da noi, e ciò, malgrado che le pecche di stile e di lingua e, più di tutto, gli apprezzamenti personali e intinti del colore del tempo di chi fa siffatte descrizioni, dieno alle medesime un aspetto un po' troppo subbiet-tivo. In ogni modo il giudizioso e contemporaneo lettore saprà scernere senza dubbio l'una cosa dall'altra e noi staremo paghi di avergli pòrto un quadro ove tanto veracemente quanto lucidamente si rispecchiano le condizioni si edilizie che igieniche e commerciali dell'ultimo scorcio del periodo, di cui andiamo narrando.
   (1) Domenico Savini.
   (2) Vincenzo Irelli, ossia l'autore dell'opuscolo.

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