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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
Francesco Savini
Forzani e C., 1895, pagine 612

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Documenti. 5 JI
   debbia eleggere alcun Capitano napolitano, secondo la forma delli nostri Privilegi, quali S. M. si degni specifice confirmare. « Quod Capitulum decretar! « jussimus in hunc modum. Placet Regie Ma j està ti, quod eorum Privilegia « serventur, prout hactenus in eorum possessione, seu quasi melius fuerunt ». XII. Perche per li retroatti tempi, ed a tanto tempo citra, cujus memoria non extat in contrarìum, li Giudici ad contractus in detta Città, ed in tota Diocesi Aprutina, absque aliqua solutione fienda Curie, sono stati eletti, ordinati, e deputati per lo Episcopo Aprutino, slmilmente detta consuetudine si debbia confirmare per la prefata M. et concedere de novo al detto. Episcopo,, possa li prefati Giudici ordinare, e deputare secondo quod extitit hactenus consuetum. « Quod Capitulum decretar! jussimus in hunc modum. Placet Regie Majestati a quod servetur quod hactenus ante ultimum Parlamentum Neapoli celebratum « in his servar! consuevit ». XIII. Che essa M. se degni confirmare e de novo concedere ad Angelo de Daptilo Judio, e soa famiglia nostri cittadini e suoi fattori, tutti e singoli Privilegii a lui per la prefata fel. mem. di Re Alfonso confirmati e concessi ; e che esso con soa famiglia possa usare e gaudere tutte e singole gratie e Privilegi per la prefata fel. mem. concessi, e confirmati alii Judei Regnicoli in genere. « Quod Capitulum decretar! jussimus in hunc mo-« dum. Ostendant Privilegia, et providebitur ». XIV. Perché la prefata Città è egena e bisognosa di vittuaria, se degne la prefata M. concedere alla detta Università che essa possa troare e far troare de qualunque loco, absque aliqua solutione, tratte, vel gabelle, carré due milia di grano, et altra vittuaria per possere manutenere il Populo a sua fideltà, secondo è loro ferma intenzione. « Quod Capitulum decretar! jussimus in hunc modum. Placet Regie Majestati « vel inducere vel immìttere in dieta Civitate ». XV. Perché considerate le guerre, danni, et immensi affanni sostenuti, e patiti per la prefata Città et nomini d'essa, e Terre, e luoghi del Vescovato della detta Città per mantenere la fideltà della prefata fel. mem. del Re Alfonso, per la quale non curò pericoli, carestie e fame, et addurse a magnare gliande, la prefata fel. mem. riconoscendo la divotione della prefata Città, concesse alla detta Università, et a certi altri luoghi ad essa adherenti, immunità et esensioni da tutte, e singole Regie e fiscale funtioni, e collette e solutioni ordinarie e straordinarie per anni quindici, secondo appare in loro Privilegi!, se degne S. M. li prefati Privilegii confirmare quin imo de novo concedere alla prefata Città, Contado e suo Di-stricto, et a tutti e singoli vassalli del prefato Vescovo Aprutino, quali sono disposti la prefata Città, e tutti e singoli luoghi del prefato Vescovato defendere, e manutenere, et ad morte dare, et ad morte recepere per la fedeltà d'essa M. gratia et exentione da tutte e singole solutioni, et altre fiscale funzioni ordinarie et extraordinarie imposte per la fel. mem. del Re Alfonso, e da imponersene da essa M. quomodocumque, et qualitercumque ad ciò la prefata Città, et homini d'essa possa fornire de riparare e fortificare le mura d'essa Città, e quella munire e fortificare in modo possa sempre manutenerse in sua fedeltà, secondo è loro ferma intentione. Ut Deus Majestatem suam ad vota felicitet. « Quod Capitulum decretar! jussimus in hunc modum. Placet Regie « Majestati, quod juxta tenorem Regiorum Paternorum Privilegiorum gaudeant « et letentur immunitatibus franquesiis, et exentionibus in dictis Privilegiis con-« tentis per annis sex computato tempore quod restat de dictis quindecim annis ». XVI. Che la S. M. conferme la presentanone del Beneficio, e Cappella Regale concessa per la fel. mem. del Re Alfonso de S. Petro ad Leporano in la persona del Ven. Religioso Fra Giovanne de Savino Monaco di S. Benedetto, re-

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