Entrò nella stanza con un passo alacre e lieve, che la grande età non l'aveva punto aggravato; e subito sentii ch'egli entrava anche nel mio gra/ dimento. Tutto il suo viso era illuminato d'una fresca ingenuità, che pareva mutasse le grinze da tristi solchi senili in vivaci segni espressivi, inv muni dalla vecchiezza come le rughe delle arene, delle conchiglie, delle selci. I suoi occhi erano più chiari di quel cielo invernale, più pallidi dell'acqua intorno al banco di sabbia scoperto; e il sorriso vi pullulava di,continuo dall'intimo. La sua voce era ancor bella, misurata da giù/ ste cadenze; e la consuetudine delle preghiere senza suono faceva sì, che le parole sembrassero disegnate dalle labbra prima d'esser proferite.
Come s'accostò alla mia tavola, scorse spiegata su le carte l'imagine intiera della Santa Sindone. Come volse gli occhi in giro, vide le pareti inte/ ramente coperte delle più diverse imagini di San Sebastiano, sul leggio d'un armonio la Matthaus/ Passion del Bach, sul marmo del canjino i gessi delle quindici statuette di piagnoni appartenenti al sepolcro del duca Jean de Berry, su l'assito alcuni frammenti della grande Rosa di Reims, in un angolo una delle Virtù che Michel Co/ lombe scolpì per la tomba di Francesco II duca di Bretagna. Non dimenticherò mai il leggero
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