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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
Entrò nella stanza con un passo alacre e lieve, che la grande età non l'aveva punto aggravato; e subito sentii ch'egli entrava anche nel mio gra/ dimento. Tutto il suo viso era illuminato d'una fresca ingenuità, che pareva mutasse le grinze da tristi solchi senili in vivaci segni espressivi, inv muni dalla vecchiezza come le rughe delle arene, delle conchiglie, delle selci. I suoi occhi erano più chiari di quel cielo invernale, più pallidi dell'acqua intorno al banco di sabbia scoperto; e il sorriso vi pullulava di,continuo dall'intimo. La sua voce era ancor bella, misurata da giù/ ste cadenze; e la consuetudine delle preghiere senza suono faceva sì, che le parole sembrassero disegnate dalle labbra prima d'esser proferite.
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