e le cadenze della prosa francesca, e talvolta la levità d'un orecchio che aveva ascoltato la voce dell'allodola paesana.
N elle lunghe settimane di patimento, dal giorno in cui l'insonne cancro incominciò a morderlo per finirlo, sino all'ora in cui perse la parola terrena per un altro linguaggio, non dimandò d'essere medicato né alleviato, non volle intercessore tra l'infermità e la carne, non chiese che le sofferenze gli fossero attutite ma soltanto che con esse gli fosse accresciuta la forza di sostenerle. « Courage, courage, mon àme!» diceva nello spasimo. «Encore un peu, mon Dieu ! Faites-moi souffrir encore un peu, mais donnez-moi la force de* supporter la souffrance. »
» Quando il morso diveniva meno atroce, egli si faceva gaio e arguto; non soltanto sorrideva ma anche rideva d'un riso schietto. Come dalla città i suoi molti figliuoli e i suoi nipoti numerosissimi e i famigliari suoi devoti venivano a visitarlo, ciascuno adduceva, per giustificare la visita insolita, un pretesto più o men verisimile, credendosi di illuderlo. Egli ben sapeva che quelle erano visite di funebre commiato; e un giorno ch'io
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