che componevo nelle mie notti, diveniva oscu' ramente la voce d'uno di quegli esseri incogniti da me contenuti.
L'andito è nero
per ove ei viene
tastando con le mani,
come il cieco mendico ;
ma posta ho in terra
la lampada perché sotto la porta
segni il segnale di luce. Or qualcuno
è tra la lampada e la notte.
Con l'anima mia foggiavo due corpi pieni di nero sangue, e vivevo tutto in loro, per comprendere il peccato; poiché è detto che non si possa veramente comprendere la bellezza del Cristo « senza comprendere il peccato ».
Ugo da Este e Parisina Malatesta m'erano due esploratori di tenebre.
* Col peso della carne del mio cuore pesava il mio peccato. E disse: « Io so. Ma che paventi? »
Camminavamo verso il barlume di levante c
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