di Francesca l'attesa aveva il volto della rimem/ branza.
Questa pena di sudore Ei sostenne, perché da noi
si spiccasse la febbre del peccato...
Dici che sogno? Non so quando io chiusi
gli occhi, non so da qual mai lungo sonno
io mi svegli; non so, %
non so di quale vita
io viva, in verità. Tutto ritorna
dal profondo. Commessa
fu la mia colpa,
patito il mio dolore,
sofferto il mio spavento;
sospesa fu la mia sciagura, inflitta
la mia morte. Non sogno,
o meschina, non sogno: mi rimemoro.
Non vivo: di mia vita mi sovviene,
mi sovviene di me come discesa
nel mondo io sia pe' rami
d'un nero sangue...
D- UN tratto, se bene la mano del morente av volgesse il mio polso, se bene io ne sentissi il gelo nella mia midolla, un turbine mi separava da
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