Il flutto è in sommo. Non ho il tuo sguardo sotto la fronte?
E la melodia sviluppandosi assumeva un che di vitreo e di verde, un che d'acqua e d'erba, a imagine di quel giovinetto che un mattino vidi in un sandalo falciare, con la falce mortuaria dal lungo manico, le piante acquatiche nel fossato fosco intorno al castello di Ferrara.
0 mio fastello d'erbe, dove t'ho da posare?
La nepote di Francesca rispondeva:
Posami accanto al ceppo. C'inginocchiammo due volte. Anco due volte bisogna, o bello e dolce amico, bisogna a noi due volte
1 ginocchi piegare. La prima nel peccato, la seconda nell'onta, la terza nella morte, la quarta nell'eternità...
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