CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli


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    per ingiusto rigore messo sul lastrico l' esattore di Pianella. Ora sentitene un' aiti a ! Sullo scorcio del decorso mese di novembre il Maccaferri ordinava al Sollo-Prefctto di Penne di spiccare immantinenti un Commissario per sorprendere la cassa di questo Tesoriere Comunale. É a sapersi che il bilancio [attivo di questo Comune non oltrepassa su per giù la somma di lire cinquemila. 1 a sapersi che Dell'antecedente verifica di cassa, oseguita un mese prima, questo Tesoriere risultò creditore del Comune. Ert quindi impossibile che in novembre la cassa medesima avesse potuto presentare fondi incassati e non versati, e di conseguenza la spedizione del Commissario si rendeva ingiusta, o per lo meno inutile, infatti, essendo risultato dalla verifica eseguila l'esistenza in cassa di sole lire 15, e di un atto giuridico, con cui , intendenza di Finanza sequestrava celle mani del Tesoriere la 'somma di oltre lire 300, dovute da queslo Comune per atirasso del dazio consumo, lu Cassa medasima presentava un passivo di circa lu e ,85. Intanto le lire lo furono assorbite dalle spese del Commissarialo^ e così, la mercè- della provvida disposizione emanata dal Maccaferri, la cassa di questo Tesoriere fece piazza iella! Benissimo !!! Che il Prefetto abbia il diritto di fare eseguire le verifiche di cassa conilo chiunque fa introiti per conto dello Slato, noti v' ha chi lo sconosca: ma di queslo drillo non dovrebbe egli abusare e maggiormente quando queste si riferiscono a persone superiori ad ogni eccezione, com' è il nostro Tesoriere Comunale. Un Prefetto invece, come il Cav. Maccaferri, il quale fa prendere d' us-
    . n ani! nlfl
    Va in massa, ed assicuro il biondo Sardella che fard, o- ! nore af suo buffet ebe mi ,, diee sarà più copiose dell' al-tra volta.
    Dunque,' ài Gasino.
     ; #
    # *
    Richiamo , attenzione delle nostre autorità suj mal vexio che hanno i nostri monelli di gettare pallottole di neve contro le persone che passano e specialmente i contadini. Senza dire che talvolta si ferisce il cappello di altri cui non s' è tiralo! fio me avvenne 1' altro ieri ad un professare di uno dei nostri istituti; senza dire che le disgrazie sono molto possibili a succedere, - non posso lacere ebe quesì' alto in pubblica piazza è, nè più nè meno, che un eccitamento a cu miacl ter e reali, ilo viste un conladino che ha risposto con una pietrata che fortunatamente non ha colpito; ne he visto un altro che ha inseguito il monello con una mazza ben grossa. Se le avesse raggiunto clie cosa sarebbe avvenuto?
    Son è solo questione di civiltà, è questione di pubblica
    sicurezza. L aulerità ci petui e provveda.
    
    * #
    Per pura dimenticanza non presi nota di una le'.tera dell' egregio Prof. Salamitto con la quale egli mi annuaciava, eite sua figlia rinunciava a quanto il Consiglio scolastico le conferiva nella seduta del i2 scwrso me^e, perche le era
    stala conimela un' ingiustizia.
    
    ? #
    11 sig Ferraris, avvocato, paladino e non ancora cavaliere (ma lo sarà dopo la polemica eoi Corriere) se l'ha preso anche col nostre Calendario.
    Che sale! Gli ha dato dell' infermiere. Si vede che in Prefettura nou manca nulla,  nemmeno il sale... so/iiiifto.
    Però, visto che al sutlodato avvocato, paladino e cava-
    , liete..... non ancera, nou è piaciuto il nostro calendario (di
    cui restano appena 2U copie a di-f rizione di chi lo vuole^, r AitìtninisUwzioin è venuta nella deliberazione di connetterne un altro, in cui siano da e delle ricette per il mèi ; 0. />£4te
    Il sig. Ferraris avrà lutto questo per nulla. Non voglia-j imo n«;u.iieno esser ringraziali. Diamine! Ha fatto tanto bene ' ai nostri annali di Notaresco, che noi non sappiami come I eontraccaiubiarlo, pria ohe il nostro del ce gradasso vada a
    Estrazione di Lunedi ultimo.
    Bari 81 63 49 79 Si Firenze 58 83 41 1 40 Milano 22 90 62 87 75 Napoli 52 77 36 27 21 Palermo 24 77 62 33 42 Roma 54 21 82 1 76 Torino 44 13 32 34 90 Venezia 49 25 46 83 71
    Rivista AmministraiiTa
    Il Consiglio di Stato con parere del 7 Maggio u. s. stabilì:
    1. Che i consiglieri che volontariamente si astengono dal volare senza esserne impediti per disposizioni di legge si computano come legittimamente presenti nell' adunanza comunale onde stabilirne la legalità. (Purché però non si assentino dalla sala dell' adunanza. Veg-gansi al riguardo i pareri del Consiglio istesso, 7 Aprile 1866, 19 Dicembre 1867).
    2. Che per contrario si reputano come non presenti i Consiglieri, che daila Legge fossero impediti di prender parte alle deliberazioni, e che nel caso avessero anche dato il voto, questo si considera come nullo e si detrae da quelli validi. (In ciò la giurisprudenza è stata sempre costante; veggansi i pareri del Consiglio di Stalo 27 Marzo 1851, 8 Dicembre 1855, 17 Febbraio 1868, 8 Luglio 1872, 25 Settembre 1873, è Marzo e 17 Giugno 1874, e la sentenza della Corte di Appello di Torino del
    Aprlie 186».
Testo OCR meta' inferiore della pagina

    su pei lori ad ogni eccezione, com' è il noslro Tesoriere Comunale. Un Prefetto invece, come il Cav. Maccaferri, il quale fa prendere d assalto la cassa del dello Tesoriere, sapendola vuota, mentre per incuria ed insipienza lascia ;.ir esattore di Notar esci tutto il tempo necessario per esigere il penultimo bimestre del iJ15, tuttoché il medesimo esattore non avesse ascosa versato per intero il bimestre antecedei*!?, deve ritenerti come un gioiello inapprezzabile, come un tipo di giustizia inimitabile, cerne un modello d'impiegato invidiabile, che il Go ve rio pria fe1, poi ruppe U stampa.
    Piccolo Corriere
    La stagione dei balli, delle soirées, delle veglie musicali e delle cene Succulente si avanza a grandi passi ; le giovani spuse sorridono nella speranza che i mariti non Ungano il broncio, le ragazze tripudiano perchè in un wàltzer o in uua pallia, danzala con 1' oggetto de' laro pensieri , trovano quanto v'lu di desiderabile iu un'anima vergine ; le mamme pensano ai futuri tornei, in cui la propria figliuola sarà careggiata ed amala; i giovinoti! si preparono alle lott* acre e » oblimi dell' am*re ove vince il più beilo e il pia astute, quando non vince u potenza dei mezzi materiali; i ly»ns hanno già iu noia le 'conquiste a faro ; i vecchi finalmente e i podagrosi ripongono tutta la loro speranza. ad uu terziglio ben vinto o ad un tarocco ben giocato.
    Anche tra noi fervei opus, e il Casino ha già dato il segnale, intimando che lult' i lunedi siano aperte le sale a» veglie danzanti. L'ultima riluci brillarnepiù brillante , sperasi, riusciià quella di lunedi, per cui molle signore preparano la loro ioiteUe e i giovinotti le loro gambe.
    CLe volete II Casino è mollo più attraente cheallrove. Ivi si e paarooi come iu casa propria, si respira più lii>e-f amen le, si e iu famiglia, si ó tra persone che si amano e si ettounw reciproca niente, senza, piegare il groppone e senza é*Uun .e ìa Imea di separa/ione tra il suddito e il padro-
    Epjfyieppoi, non v'ha nessuno che vi tiri por la £*iàa dell'' abito e vi ricordi che è ora d' andare a letto. r " (4ur»qi;e al Casino ! La direzione del Casiao si
    w. J^J"
    11 sig Ferraris avrà tulio qucelo per nulla. Non vogliamo nemmeno esser ringraziati. Diamine 1 Ha fatto tanto bene ai nostri atonali di Notaresco, che noi non sappiamo come " ontraccarubiarlo, pria che il nostro de/cf j/radasso vada a S. Tevere, et noa coli' offrirgli un Calendario per il e»
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    * Dò quattro punti di merito a Quattroothi, che primo seppe rilevare i meriti delta sig. Stefania Della Rocca, la quale, nel duello dell' tiiixir d' amore, ha mostrale di aver buon metodo e molla abilità artistica. Anche Dulcamara (2. To-massinij riscosse molli applausi che dei resto, non mancano mai a Spara/ucile.
    il Toma^ini darà martedì una sua beneficiata. Gli auguro buoni affari, perchè se li merita il bravo artista. Pe-r# gli consiglierei di ridurre i prezzi dei palchi, e le stesse
    coniglio darei all' impresa per la serata pari.
    *
    è #
    Ilo prese informa lioni riguardo all' assensi degli avvedi e dei procuratori all' inaugurazione dell' anno giuridico. Fare che sia slata una tacita protesta contro certi ordini emanali dal Pros. del re Capponi agli impiegati, vie-landa loro di d«re ai difensori notizie riguardanti anoiie il il semplice movimento dei processi (cosa non mai vista), e altresì contro i modi poo delicali coi* eui il PresiJeute Miele traili gli avvoca,i in pabt»lic« ddienza.
    Melala rtfèto.
    m * *
    Ricevo e pubb ìjo:
    Pregiatissimo sig. Direttore,
    È obbligo precipuo di un «ronista di dire il vero assoluto. Ciò «Unte, correggi cièche si dice nel suo piccolo corriere di oggi ove enumera i visitatori del sig. Prete ilo, facendo or&ervare cito tra Pubb. Win. e Trib. ti è una differenza; cosi non bene diceva che i membri del Trib. erano stati d-3l bel numero, solo perchè il à&gio Prue. vuiì« esserti. Si compiaccia riUvare luUo ciò.
    Un assiduo ultore
    # " #
    L* altra giorno si macellavano due maiali in sgozzo Al Corse. Bello spettacolo! Non c' è forse un regolamento par la mie? la. ione, o vi dorme sé quogli ehe doveva «oripi-pi tarlo"?
    li rcuuiaiu j.o0ui, u uugn.
    bre 1871), é Marzo e 17 Giugno 1874, e la sentenza della Corte di Appello di Torino del 23 Apriie 186*.
    3. Che gii affini degli affini non sono tra i Consiglieri impediti dal prender parte alla de-* liberazione per ragioni di parentela con gì' interessali.
    i. Che se alcuni consiglieri si astengono dal votare, senza esserne impediti o depongono nell' urna una scheda bianca, non ne consegua clic il loro volo si debba presumere anzi computare ed aggiungere a quelli espliciti della maggiorità. (Ciò è chiaro, perchè se i consiglieri non impediti por legge astenendosi dal volare, o deponendo nell'urna una scheda bianca, dimostrano di aderire alla deliberazione che verrà presa e di rimettersi alla maggioranza, non ne consegue però che i loro voti si debbano aggiungere a quelli della maggioranza istessa.
    Abbiamo creduto utile riportare questo parere, perchè la nostra Prefettura recentemente non sappiamo co» quanta maturità di consiglio, nel prendere ad esame le due deliberazioni del Consiglio Comunale di Montorio al Vornano» con le quali i Sigg. Masci e Partenza venivano nominati Vice-Segretario e Segretario di quel Comune, ha adottata una giurisprudenza del tutto contraria a quella del Consiglio di Stato, rendendo esecutoria la prima delle connate deliberazioni, ed annullando lo seconda per altri motivi, che qui non accade esaminare, ma che sono affatto estranei alle massime proclamale dal Consiglio di Stato, e da noi in queste colonne riferite.
    F.TÀPF.dRaLU, lireHere resp»R»«bll«