CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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    credere: coi mutati ordinamenti, si produsse tolta una rivoluzione nel campo economico morale e sociale. Per limitarmi ,alla provincia di Chieti, i cereali prodotti dai suoi fertili campi ristagnavano in essa, essendo difficilissimo per le condizioni di viabilità e pei principii economici del governo borbonico, qualunque traffico: i celebrati vini di parecchie località dovevano ventarsi negli anni di abbondante vendemmia a vilissimo prezzo, non polendosi inviarli dove lo stesso genere scarseggiava. Articoli, che oggi formano oggetti speciali di co.nmeicio, non erano tenuti a calcolo in nessuna maniera. (§ negli anni di scarsezza ? Allora era impossibile ottenere il genere desiderato. Nè bisogna dire che le Provincie napoletane bastavano a sè stesse. Tale princ'pio egoistico e retrogrado, e quindi ca-i cgg alo dal governo borbonico, si mostra completamente falso da un vivace jyamphlet di Sciatola, eoi titolo Carestia e Governo, nel quale è dimostrato stalistjcamente che per 10 anni fu neepssità importare dadiverse parti grano j;e,!e:provincie napoletane. Per ripetere il mollo     La vindice spada della rivoluzione e il fischio della vaporiera mutarono come per incanto ? aspetto del paese, ed ebbero un' in-tluenza sulle parti più lontane e montuose della provincia. Stephenson quando attivò, cinquaula anni fa, la locomotiva, disse di voler creare tiii mezzo di trasporlo più economico per l'operaio che I andare a piedi. Egli poteva ancora dire che il suo mezzo di trasporto avrebbe ««/»r./je/*intr> il rommercio, a-
    avvocati non brillarono, come tra noi, per la loro più o men premedita ascenza.
    Chieti.  Il giorno T> s'inaugurò l'anno giuridico presso il Tribunale di Chieti con , intervento eli avvocati, procuratori ed autorità, ri'esedeva T egregio s'g. Arcangelo Prologo, ed il Procuratore del re sig. Antonio Fiocca lesse la relazione annuale sull1 amministrazione della giustizia presso quel Tribunale,
    Piccolo Corriere
    Alcuni nostri amici ci hanno domandalo che cosa avessimo noi volalo intendere. con queste parole: famoso processo .Ricci, pel quale si può ripetere - partorisce un monte e nasce un ridicolo topo? 1 scritte nel nostro articolo sui permeisi d' arme. Veramente, la nostra intenzione è ivi chiaramente manifesta. Se non che, potendosi da taluno supporre che quelle parole potessero prendersi in doppio sènso, così 'volentieri affermiamo che noi non volemmo che constatare un fatto giuridico,' per cui 1'autoriti giudiziaria ha detto 1' ultima sua parola, Ciò non inlacca menomamente 1' onorabilità della famiglia /licci, a tutti nota per la sua beneficenza e pe' suoi meriti,- nè di approvare il fatto incriminilo dolla bomba, ciie, anche ammesso fosse uno scherzo,
    pure -resta noveralo tra gli «cherzi di cattivo genere.
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    11 prof. Cintòlesi mi avverte che noli' Istituto Tecnico è da qualche tein;)0 in attivili un modesto Osservatorio me-toroologico impiantalo da lui in mezzo a parecchie difficoltà e, ciò eh' è notevole, con pochi quattrini, forte sarà per
    questo eoe non s' impianta quello a spese del ministero!.., ''
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    #
    Ecco una nat'uia che può recar piacere a quanti amano di viaggiare a buon mercato. E il Corrieri delle Marche che ce la porge.
    '^¦¦a jjj^jnftllflf!) " i 11 e
    2. Compiersi 1' anmanimento del brecciame nella strada Teramo al Vomano.
    (Continuerà}
    Oltre le suaccennate deliberazioni, la Deputazione ha revocato la risoluzione presa al 27 Agosto dal Consìglio comn-nale di Caslcllamare Adriatico ohe annullava le elezioni del giorno 22 luglio.
    * "
    . t # Lo diceva io ehe il mal vezzo di tirare le pallottole di
    neve doveva produrre qualche disgrazia. Un contadino del sig. cav. Ciotti veniva colpito in un occhio e dovette esser medicalo; ed alcune altre pallottole venivano gittate entro il tabacchino sig Angelini, rompendogli una lacerna a petrolio.
    E o non è questione di pubblica sicurezza?
    è # *
    la nostra corrispondenza da Roma parla coni favore dell' artista V. Quintilii-Leoni. Anche il fratello Pasquale coglie allori a Ravenna, A tal proposito ci segnalano che 1' esito del Salvator R >sa in q ìel teatro fu felicissimo', il M. Gorne* ebbe 21 chiamala, una corona d' alloro ed un' epig afe. La dimostrazione fu imponente.
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    Agli scapoli ed ai dilettanti di carne aisella'a raeonmde
    gli avvisi rispettivi in 4.u pagina.
    *
    « *
    La Giunta comunale recentemente hi deliberai di pregare 1'on. Irelli a ritirare le sue dimissioni còme presidente della Congregazione di Carità Si erede che 1' on. Irelli aderirà al veto della Giunta.
    *
    
    Sabato avremo il Ruy-Bas con madamigella De Las te le signore^ Ciccaglia e della Rocca.
    Assisic e Correzionale
    Tutt' i giornali parlano di un caso singolare accadutu alla Corte di Assise di Cagliari. Giovanni Canu era stato dalle Assise dì Sassari condannalo ai lavori forzati a vita por assassinio. Annullata la sentenza dalla CassaiKma la Corte di Assise di Cagliari era stala e-huf-
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    i. n mezzo di trasporlo più economico per I o-poraio che V andare a piedi. Egli poteva ancora dire che il suo mezzo di trasporto avrebbe in e n! eoi ente accresciuto il commercio, a-d«?:ì;piendo alle sue condizioni essenziali di I esattezza e celerità. E con questo mezzo che j! chietino si raltrova in continua relazione celle Marche e colie Puglie, Sicché i generi trovando fncitì sbocchi e grandi mercati, si , può dire, senza tema d' esagerazione, che la r c.h 'zz'i della provincia è più che duplicata.
    >.on dispiacciano questi brevi cenni economici e questo sguardo a parte retrospettiva, che era necessario a comprendere* lo Sfatò at-tuaie della provincia. Ma a tale miglioramento economico, che verrà anche* meglio svolto in appresso, come se ne vedrà l' occasione, corrisponde'il buon andamento amministrativo? Le autorità provinciali e comunali sono animate da quello spirito intelligènte e spassionata, che la situazione richiede ?
    È quanto verrà mostrato nelle prossime lettere.
    Cronaca Abruzzese
    Aquila.  Il cav. Giacomo Ferrari prefetto di Aquila fu nominato da Sua iMaeslà, nelle promozioni del Capo II anno , commendatore della Corona d' Italia. La nostre più vive congratulazioni al solerte amministratore che lanciò sì lunga eredità di all'etti in Teramo.
     Martedì nella Corte d' appello e mercoledì in quella del Tribunale civile e correzionale ebbero loogo i discorsi ® inaugurazione del nuovo anno giuridico, recitati dai ribellivi capi dell1 ufficio de! Pubblico Mulinerò. La Gazzella locale scrive che ambedue ! decorsi furono bellissimi ed applauditi. Gli
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    Ecco una notùia che può recar piacere a quanti amano di viaggiare a bjon increato. È il Corrieri delle Marche che ce la porge.
    Finora le lince meridionali, sempre per quella ragione, eli e Mj, siamo gli ultimi a conseguire i benefici dell'Italia unita, erano escluse dai viaggi circolari a prezzi ridotti. Ora sembra ebe si vogliano estendere anche a noi. Con 90 lire in prima classe e in 2,a si andrebbe a Koma per la via di Falconara e si ritornerebbe per quella di Foggia, potendosi fermare a Napoli e a molte altre sta/.ioni intermedie. 11 tempo concesso a compiere il giro è di 33 giorni. Tuito sta a vedere mò se Giuliano/a va compresa tra le abilitate
    a vendere il biglietto circolare. Me ne informerò.
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    Affari di... lori.
    U Ministero d' agricoltura e, commercio ha mandato a questo Comizio agrario L. 500. per la istituzione di quattro staiionì laurine, 1'una in Teramo,, la 2.a nel mand. di Tos-sicia, la i.a nella ralle della Vibrala, la 4.a in quella del Vomano. La provincia vi ha concorso per L, 1000. - e il Comizio per L. 500.
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    V ultima sera'a danzante del Casino è riuscita brillantissima. 11 numero delle signore fu raddoppiato: la fine {leur deila ciiiadiuanza v' era quasi tutta: il Corriere era rappresentato dal sesso gentile e dal sesso forte in larga scalai il buffet lasciò a desiderare, almeno per certi stomachi... fenomenali. Si danzò sin dopo un'ora ant. con brio e vivacità. La direzione del Casino, che a quest' ora avrà già digerito lo zampone, merita i più larghi elogi.
    Per debito di cronista noto che anche le sale della Prefettura, dietro invito della signora Clotilde Maccaferri, si a-prirono ad una festa che si chiuse poco prima di mezzanotte. Ci assicurano che la sig. Maccaferri voglia trasferire le sue soiiées al venerdì.
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    Elenco delle dcliberazieni preso dalla Depula ione Pro» vinciate relativamente agli affari di pertinenza provinciale: Seduta del 3 Gennaio corrente:
    H Disponeva pagarsi il 4.° trimestre del 1875 deli' estaglio del mantenimento delle strade provinciali della Vi tirata, di Penne alla crocevia di Pianella, della strada Montesilvano-Pon-ne, della strada Adriatica, della strada dalla crocevia di Pianella al fiume Pescara.
    vanni Canu era stato dalle Assise di Sassari* condannato ai lavori forzali a vita por assassinio. Annullala la sentenza dalla Cassazione la Corte di Assise di Cagliari era stata chiamata a giudicare in secondo giudizio.
    Frattanto uno dei testimoni a carico, quegli che potevasi dire il perno dell1 accusa, un tale Antonio Pinna Mundulu, che, durante i'i-strultoria e nel pubblico dibattimento a Sassari, avea riferito fatti aggravanti la condizione dell' accusato ed aventi tra essi un boua studiato addentellato, accusato alla sua volta di fratricidio, fu arrestato e tradotto noi Gai-cere di Sassari.
    Quivi la sua salute deperì, ed ammalato gravemente intuì la sua prossima fine. Chiamalo a sè il cappellano della prigione, lo invitò ad accogliere le sue ultime/confessioni^ e poco prima di spirare gli conlìdò, mostrandosi vivamente pentito de! suo allo malvagio, essere egli stato Tautore dell'assassinio imputato al Canu, d' aver egli preparato la prova contro F innocente, ed infine avere deposto il falso nel dibattimento di Sassari. E così il malfattore, travagliato dai rimorsi, chiuse [gli occhi dopo aver tentato riparare al male altrui arrecato.
    Il sacerdote tenne parola di questo incidente all' arcivescovo di Sassari chiedendogli consiglio, e questi gì1 ingiunse di darne esalla ragguaglio al rappresentante ti pubblico Ministero.
    In base alla deposizione del cappellano, i giurati cagliaritani, dichiaravano incolpabile il Canu.
    Da questa storica esposizione si trae sempre p ìi il convincimento che, nell' emetterà verdetti di colpabilità, non v' è precauzione e ponderatezza che bastino.
    F. Taffiobslli Direttore responsabile