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POLITICO-LETTERA KIO
Esce il Mercoledì e il Sabato iist teramo
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Inserzione in itt pagina cent. 10 per linea lunghezza ili culnnaa - La 3a pagina ceni. 15 - Per più wi-erzioni si fa uno sconto - Le lettere affranca le e vaglia postali debbono essere diretti all' ufficio del Carrier» Abruzzese in Teramo. lYon li restituì suono i manoscritti.
CRONACA PARLAMENTARE
Con regio decreto 12 gennaio l'attuale-sessione. del Seti; to, del regno e della Camera dei deputati fu prorogata. Con. altro decreto,verrà stabilito il giorno della riconvocazione ddparlamento.
ÀI Senato vi furono due seduce in alta Corte di giustizia, nelle quali questa dìichiarossi incompetente a procedere contro 1' ex senatore barone Saimno, deliberando a{ grandissima maggioranza di rinviare gli atti della procedura al ministro di grazia e giustizia perchè li trasmetta ai tribunali ordinari..
É pensiero del ministero di venire ad ulteriori nomine di senatori, tra cui si buccina, vengano noverati il Lamarmora, il: Michelini, il De Sanclis, il Prati,, A tal proposito i let-, "i AnX ri^ordftranno le nostre idee
quali possedendo ricco^ censo,, abbiano date di sè larghe prove di operosità e di capacità nei consigli comunali e provinciali; e non vecchi cadenti, i quali nou hanno, dalo, pruova di nulla, tranne della propria imbecillità, e> che se posseggono una grossa fortuna, questa non è stata fatta da loro, nè accresciuta con un. lavoro intelligeute e costante. ».
L' opposizione personale
La Gazzetta di Ter,ama. non smotte il vezzo antico. Abituata a farsi leggere trar le linee (che che vada cianciando.in contrario) ci attacca senza nominarci, e non potendo combatterci nell' ordine- dei principi,. cerca svigorirci con bugiarde insinuazioni. Già si sa; la prudenza, il senno,, la gravità, la sapienza sono doti proprie risiiti (ZrtT-rpitn.- a nni non resto nn clic 1 e arti
sprezzati, e i loro carnefici blanditi ed o-norati : spenta ogni fede nell'autorità delle leggi e nella giustizia del governo; ogni nobile iniziativa caduta: le opere pubbliche interrotte ostentatamente trascinate: gli animi lacerati da fiere insanabili discordie: ogni cosa commesso all'arbitrio di pochi, pieni di cupidigia e di livore: la politica prevalente in prefettura faziosa, iraconda, vendicativa, implacabile: ecco il quadro della situazione, che nessuna industria di rdori varrà mai ad oscurare!..
Non è dunque personale l'opposizione che- noi facciamo, ma lotta viva e feconda sul terreno di grandi interessi pubblici offesi e di sacri diritti conculcati. Ad uria lotta personale non echeggerebbe la provincia con sì mirabile consenso. Noi stessi siamo sbigottiti della grandezza dei mali, che andiamo discoprendo ; e se l'animo non ci cade, è perchè abb/amo fede profonda nell' energia riparatrice della !i-
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E pensiero del ministero di vanire ad ulteriori nomine di senatori, tra cui si buccina, vengano noverati il Lainarmora, il' Michelini, il De Sanctis, il Prati.. A. tal proposito, i. lettali; del Corriere ricoperanno le nostre idoe t spFesse* più di un mese fa. Dopo, alcuni g'orqj, avemmo per autorevoli alleati il. Dir tinola Libertà, V Opinione. Oggi aJbbiamo la Qlevetta di Napoli che con una vivacità, che noi,, temperai sempre,, non usammo, viene ìiì! eh e dalla nostra parte.
Ecco un brano del suo. articolo: « sarebbe uàiie, ora che n' è ij tempo, di ricordare, al u. mistero di mettere un jj&da parte nelle prosr siijim nomine dei nuovi senatori, i cri^erii che tanno regolale le altre nonnine, il senato è venuto così un corpo, d,' invalidi, di persone* stanche, di alti funzionari vecchi e sfibrati^ ili patrizi ignoranti e non curanti e di pro-. p rie tari di provincia che non hanno per la po-. lUca. nè amoro nè in tenesse.. Il senato, è per sua natura un corpo senile, ma in Italia è propino, un ricovero, d'invalidi. E. poi si deplora «efee faccia nulla ! Chi vuole I.' efletto djeve volare la causa; ed. è stoltezza pretendere che i vecchi operino come i giovani.. Bisogna rifondere sangue giovine, e se non, bollente almeno caldo, nelle vene del senato,; e questo sangue aon si rifonderà col tamanmora uè col Michelini, nè cogli altri vecchi di cui si parla.
« Alle provincie napoletane occorrerebbe dare una maggior rappresentanza nel sonato. Ora vi sono magramente, e, tranne Napoli, infelicemente rappresentate. Un senatore- per provincia, e v' ha provincia come Benevento, inaila e credo Foggia che non ne hanno,punto, ferra di Bari ne ha tre, ma due sarebbe che non V avesse. Bisognerebbe pigliar éilk uMtre provincie degli uomini ricchi, i
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le linee (che che vada cianciando.in contrario) ci attacca senza nominarci, e non potendo combatterci; nell'ordine dei prin-cipiv cerca svigorirci con bugiarde insinuazioni. Già si sa; la prudenza, il senno,, la gravità, la sapienza sono doti proprie della Gazzetta: a noi non restano chele arti bas.se, irose, infeconde., Sottile accorgimento davvero ! Se avessimo innalzata- la han-. di èra della Sinistra, avrebbero, gridato, al finimondo ; e,, cinta, la, giornea, si sarebbero; atteggiati a paladini incruenti del. Ministero e delle pericolanti istituzioni :, presa, la via opposta, che è quella conforme ai nostri principi, eccoli sbraitare ai quattro venti, che noi facciamo dell'opposizione personale, che vogliamo vendicare- offese realio «mammane e nulla più. Evidentemente per ottenere la grazia della Gazzetta., non vi è altra via^che di ardere incenso-ai suoi numi, ed entrare nella sinagoga lasciando alla porta il libero arbitrio- e la dignità, umana! Eppure (chi il crederebbe?) il Corriere nel breve tempo di sua vita- Ha alzato il lembo della, cortina, che ricopriva alcune delle grosse piaghe della provincia, senza che-la Gazzella si fosse degnata di scendere in campo, almeno,, per rettificare i fatti. Il mu- nicipio di Teramo, lasciato in balìa di venti contrari, qua! nave senza nocchiero,. con detrimento notevole-di tutti i servizi:. I1 ispettore di pubblica sicurezza, tanto aizzato e protetto, caduto incompianto sotto il peso di proprie ed altrui colpe i, esattoria di Notaresco conquassata coli1 esattore e i contribuenti: il ricorso degli eletti di Castellamare Adriatica lasciato dormire, fino a. che" una.voce molesta ma grave e dignitosa non ruppe ij sonno: in Notaresco un cittadino, l'orse innocente,, gittato fra ceppi e tenuto 24 Qre sulla nuda terra: a Vestea reiètto daUà fossa comune, pasto di uccelli e di cani, il cadavere di un vecchio patriota! Ar-roge i vecchi liberali; di fede incorrotta,
ci offesi e di sacri diritti conculcati. Ad una lotta personale non- echeggerebbe la provincia con sì mirabile consenso. Noi stessi siamo sbigottiti della grandezza.dei mali,, che andiamo discoprendole se l'animo non ci cade, è perchè abbi amo fede profonda nell1 energia riparatrice della libertà. Quando, non ha gutri, nel Consiglio comunale di Torino fu emesso il primo grido generoso- contra le turpitudini della questura, non mancarono i soliti.pacieri a gittar cenere sul fuoco per'impedire lo scandalo,, e non deprimere V autorità del questore e del prefetto;.. Più tardi, però, scoperto tutto-T ordito di quelle im-manissime nefandigie, credete voi che l' Autorità si rendesse in colpa, e i paladini della prefettura si dessero pe? vinti? Oìhò; la colpa fu tutta della generosa Torino, che avea sopportato tanto a lungo, senza muovere un lamento, così immonde sozzure !.
11 mondo,sociale e politico non è"grandemente dissimile dal mondo fisica,, e un filo misterioso .lega tutto Tessere e le sue infinite manifestazioni. Quando ribolle il liquido. terrestre, i vulcani prorompono , e. in quella guisa istessa s'aprono il varco gli umori,, che contaminano un corpo so-;¦ ciale. E' inutile chiudere gli occhi alla
luce e dire: il sole non splende!..... Nè
questo è ministero civile,.ma indizio di fiacchezza morale e di decadenza politica. Forse che ^i quietisti,, che blandivano alla bellezza e alla grazia di Maria Antonietta, scamparono T infelice principessa dalle mani del carnefice ? E la falange dei soddisfatti salvò forse la corona di Luigi Filippo ? 0 i mille e mille cortegiani, che battevano a coro le mani, impedirono alla vindice spada della rivoluzione dì scendere sul collo dei tirannelli
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