CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli


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    Essendosi egli dovuto trattenere a Cittadu-cale, perchè intercettale le comunicazioni Istradali dalla neve, si dovè abbandonare il già preordinato disegno di un1 accoglienza , a vaste proporzioni che invece si restrinse in limili più modesti.
    %* Scrìve la Gazzetta di Sulmoiai  Sabato passalo, verso mezzodì, uno strano spet-> lacolo offriva ai riguardanti piazza maggiore.
    * Le acque che animano il molino del Municipio
    * ruppero gli argini del canale, e rovesciandosi impetuosamente nelle stalle del Marchese Ma-
    ;zara, e nei magazzeni dei signori Autieri, negozianti, corsero rovinosamente a fare della medesima piazza quasi un lago. Le genti ivi ^convenute al mercato, sorprese all' improvviso ! apparire di quelle acque impetuose, si diedero tutte a precipitosa fuga, temendo di rimaner
    vittime di un novello diluvio..... parziale. I
    danni sofferti dai signori Antieri per ciò sono j considerevoli; ma sarebbero stati ancor più ! gravi, se i loro parenti ed un gran numero di cittadini non fossero andati in loro soccorso; [ chi deviando le acque del canale,'e chi tra ; endo in sicuro quel tanto di roba che si potè salvare.
    Piccolo Corriere
    Aaaaaaaaaaaah'........ Ho un sonno indiavolalo, e il proto
    mi tormenta per avere 1' originale. Chi mi dà 1' originale? Signore e signori, datemi un originale, ditemi pare degli e.urefilets sulla barba del prefetto o sulla lorgnette del indaco di Teramo, ed io li acoe'to.
    Ma voi non mi dale nlcole,* Crudeli/ Non avele compassione di un uomo che pure vi vuol bene, quando.... non ha
    MJMQO.
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    sarà della signorina De Lest. Vi saranno due novità; ma una è veramente nuova, cioè due scene scritte dal sig. Eugenio Cerulli , musicate espressamente per lei dal M 0 Kivi, egregio direttore dell' orchestra. L i poesia avrete agio di leggerla domani, e vi p/ego di metter le mini nel portamonete, se non altro, perchè la signorina Do L).st ha voluto ricordarsi, con sqaisila gentile/,/,a, del nostro Asilo infantile, a cai fu/ore verrà venduto il lib ello. La musica poi, a q -anto mi si dice, farà onore al sig. Or/jo Livi. Vi prenderà parte, oltre la beneficala, il bravo b tritono Pinzetti che gentilmente si presta. V altra novità è il alto del Trovatore, col tenore Sardella, col baritono Pendetti e la gentile
    sig. Ciccaglia che graziosamente presta il suo concorso.
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    10 fui il primo a parlare della costituzione della Società borghese ed a fare i miei auguri cordiali. E non mi apposi male sulla sua attività, imperocché a lei è dovuto in buona parie se quest' anno non si passa malaccio il carnevale. La grande festa da ballo, data lunedì sera in teatro, è riuscita oltre ogni dire affollata e briosa. Si danzò sino alle 6 1(2 del mattino; e in mezzo a tanta gente ed alle molte bottiglie sturacciate, l'ordine (qui è proprio il caso di dirlo) fu meraviglioso, grazie all'energia dei direttori di sala.
    So che preparansì dei festivali. Avanti e coraggio. 11 divertimento fa buon sangue. Chi dunque vorrà scoraggiare quei cittadini che, anche nei tripudi, applicano il vis unita fortior?
    * " *
    11 oorrispondente X della Gazzetta d'Italia, parlando dell' ultima soirée prefettzia, scrive: « Mi parve qoasi di vedere in sì affollalo concorso, in tinta ressa di signore e sig.iori di tutta quanta la nostra città una gentile ma tifesta/ione di slima e d' affetto verso 1' on. Maccaferri che da più anni regge la nostra provincia. »
    Ah! mio caro corrispondente, non cominci a prendere delle stecche, perchè, allrimcnii, le sue corrispondenze finiranno a farci ridere. Fare, dopa i reiterati e insistenti inviti dei signori Maccaferri, una questione, direi quasi, politica di una questione d' etichetta e di convenienza, non è cosa seria. Lo dissi già altra volta.
    11 cav. Maccaferri è visto nella nostra provincia come il fumo agli occhi. Lo creda a me il signor X; se si avverasse la voce che corre del suo trasloco, sì suonerebbero le campane del Duomo.
    * " *
    R arrivato in questa città 1' av. cav. Antonio d' Auria per
    Aile ore 10 p, m. di sabato sì spense ALME RINO A ROMUALDI, madre affettuosissiina di valorosi figli eie consacrarono la propria vita alla liberlà della patria comune. Oh! A-delaide Cairoli, ecco una degna lua imitatrice!
    iwnf ninit ainr «reaiavi " jiii'flUfiITnili
    ECHI DELLA PROVINCIA
    Ci scrivono da Pianella in data 11 corrente:  Castellana, come Cerratiua, è frazione di Pianella, ed ambedue hanno in complesso una popolazione di 1200 anime. Le due frazioni tumulano i cadaveri in fosse, condizionate Dio sa come, situate nello interno delle rispettive Chiese. Dov' è dunque la premura della igiene pubblica, dove il rispetto alle leggi per parte del Municipio di Pianella? In caso di morbi contagiosi, quale sorte aspetteranno le due frazioni? Potrebbe nello interesse del pubblico bene il di Lei giornale alzare la voce al proposito? Per mio conto me Le professo obligato, facendole in anticipazione le più distinte grazie; anche perchè i richiami avanzati al Municipio sono stati inutili, da che si ha tutt' altro a pensare colà. Accolga i sensi della mia sincera estimazione.
    I SINDACI DELLA PROVINCIA (Continuazione n. jtrec.)
    Cermignano Ortolani Silvino  Città S. Angelo, Coppa Zuccari Giovanni  Civitaqua-na, Papi Luigi  Cugnoli, Pacttti Fedelan-gelo  Loreto Apru ti no Presbiteri De Lassi? Ascanio  M'mlesilvano, Kanalli Giovanni  Nocciano, M tpei Pietro  Penna S. Andrea, De Sanctis Tito  Penne, De Torres Marchese Michele  Pianelle, De Sanclis Odoar-do  Pi etra ni co, D1 Angelo Francesco  Ro-sciano, Filippone Vincenzo  ispoltore , De Cesari Eusebio  Surre de* Passeri, Calore Giambattista  Alan no, Ruggieri Eprico  Cast, a Casaiiria, Monlopoli Pasquale  Cast. M. Raimondo, De Leone Vincenzo  Ci vitella Casanova, Felzani Emilio  Elice, hu-nnomalori tnminasn  Mos? uf >_CoIpMìì Pi*»-
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    ini iwtncnU por avere 1' originale. Chi mi dà 1* originale? S cuore e signori, datemi un originale, datemi pure degli r^lrrfilrlt sulla barba del prefetto o sulla lorgnette del '     Ma voi non mi date nlontc-g.Crudeli/ Non avete compassione di un uomo che pure vi vuol bene, quando.... non ha hìuqi.
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    Pruoviamoci anche oggi da soli, tra uno sbadiglio e l'altro.
    E comincio dal Cusino. A Hit seigneur, tout honneur. La fe.«la di gala al Casino se dicessi essere rfusoìta numerosa. non affermerei sii vero. Però v' era la fine fleur ed anche 1' high-lift quanta ce ne dà la non aristocratica Teramo, Ho visto delle toilettes belline (non faccio nome perchè io ho paura delle signore); ve n' erano molle freschissime, ma non difettavano neppure di quelle ahi! avvizzite. Poche furono le decolletées. Disperazione dell' anima mia. Ma quelle poche fecero onore a sè stesse. Ah! mio Emilio Praga, se tu non f.»isi ritornato nel nulla e invece fojsi stato al Casino, avresti ripetuto con la dolce voluttà di cui spesso t' inebbriavi; Monica la folla collo sguardo mulo La nudità di latte e di velluto E correa die rj i vaghi ondeggiamene Del morbido corselo, 1 profili del largo, august > petto.
    Si danzò con vigore sino alle Ire: si fecero «lue quadri'le», un lanciere, e... si mangiò molta polvere che poteva essere anche di riso, lo continuo a deplorare la mancanza del buffet, e con me la deplora la gran maggioran/.a. Spero che i sigaori della direzione vorranno contentarci In fin de* conti noi non inondiamo di mangiar essi. Questo dico a scanso di ogni equivoco;.
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    Le beneficiate si seguono. Eccovi II programmi di q:uc:ta sera: olire la Beatrice, si avranno la Fantasia di Concerto e «gnita dal -ig Clodomiro de Marinis, la Fan'asia per tromba eseguita dal sig. Luigi de Marinis, una terza per bombarono eseguita dal sjg. Luigi Fratoni, il duello d' amore del iluj-Biat, il Kacconto sul Bravo di Venezia di Merendante I er il fcig Sardella, e il Willzer cantabile l'Amare del No-w» per la signora Stefania della Rocca.
    Ilefare il toffie'lo di ri ? Eccovelo. Noi passeremo una fella serata ed avremo campo ad applaudire alcuni lwavi nitori del! arie musicale. La nostra banda comunale poi, a rsi bese&ei.' devolverà ino gì introiti, ha diritto alle nostre «1 «^itie.
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    I. f m pmmmneh nn' altra beneficia (a per sabato che
    ranno a larci ridere, t are, dopa i reiterati e insistenti in- I vili dei signori Maccaferri, una questione, direi quasi, politica di una questione d' etichetta e di convenienza, non 6 cosa scria. Lo dissi già altra volta.
    11 cav. Maccaferri è visto nella nostra provincia come il fumo agli occhi. Lo creda a me il signor X; se si avverasse la voce ohe corre del suo trasloco, sì suonerebbero le campane del Duomo.
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    E arrivato in questa città 1'av. cav. Antonio d'Auria por dare un' Accademia di poesia estemporanoa, che avrà luogo domani all'Ave Maria in una delle sale del nostro Collegio. 11 nome del sig. d'Auria è abbastanza noto in Italia per potere sperare un largo concorso a questa accademia; e per qua.ilo i tempi non volgano propizi alle muse, noi speriamo I che nemmeno questa volta vorrà smentirsi la Iradùionale
    genlil^a dei noslri concittadini.
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    L'impresario Stemmi ha seioriuato un'altra dedica, e quella volta al sindaco Crucioli. L' impresario dice che dedica la ristampa delta Beatrice Ma, vedete il easo! 11 lihrello#i-s.ampato po la la data nientemeno che del 1814.
    L'avessero fatto sui da co primi di nascere?
    E poi i maligni se la prendono con Macciferrì per la
    scella del sindaco Non basta un sindaco predestinato?
    * *
    Il proóiden'e del Caeino mi partecipa che pel 21 corrente vi sarà la gran fu a t i maschera. Mi rincresce di non poter pubblicare la circolare, perchè m'è arrivata troppo ta. dt. La pubblicherò sabato.
    * e *
    Ultime notizie teatrali:
    Ore 12 sera. La Beatrice di Tenda fu accolla con favore dal pubblico, ina non pot'à avere una lunga serie di recite. , Il b tritono Ponzelti ha interpretata egregiamente la sua parte ed ha riscosso ripelu i applausi. La sig Ciccaglia è sempre la brava artista che conosciamo, e questa volta ha mostrato ancora quasi', arie ed agilità di voce possegga. Nelle ul'.inie scone fu inlerrotta da continui ballimani. Anche la signora Della Rocca Stefania ebbe dei momen'.i felici. Degli altri è meglio lacere. Il solo di questi che sia in carattere, è Sabatino (i' alter ego del presidente Miele) che, avanzato di grado, ben adempie al suo ufficio di presidente inquisitoriale. L'or-chestra andrà meglio nelle sere venture. Ìpsilon aveva f
    guanti bianchi: effetto fisico della 1. rappresentazione I
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    Ed ora, lasciatemi andare a dormire-, chò no ho proprio 1 bisognò. Aaaaaaaaaaah!
    De Sanctis Tito  Penne, De Torres Marchese Michele  Pianella, De Sanctis Gdoar-do  Pielranico, IV Angelo Francesco  Rosolano, Filippone Vincenzo  S«()ollore , De Cesari Eusebio  Sorre de' Passeri, Calore Giambattista  Alanno, Ruggieri Eprico  Cast, a Casauria, Montopoli Pasquale  Cast. M. Raimondo? De Leone Vincenzo  Ci-vitella Casanova, Felzani Emilio  Elice, Impaccatori Tommaso  Mose ufo, Coletta Pietro  Pescosansonesco, Calore Serafino  Picciano, Cantili Angelo Felice  Corvara, Marosco Andrea  Castel Castagna, De Ài-gel is Giuseppe  Castilenti, Alfonso Elia  Torricella Si-cura, Merlini Antonio.
    NOSTRE INFORMAZIONI
    L'egregio provveditore De Nicolais, compita V ispezione del nostro seminario, è partilo per Penne ed Atri.
     » *
    Ci riferiscono ebe il CavagnoliTgià ispettore dì pubblica sicurezza in questa provincia r del quale ci siamo più volto occupati, sia stato dispensato da ulteriori servizi.
    Dalla tipografia del nostro giornale uscirà domani:
    IL TRIONFO DELL'ARTE
    Due scene scrilte espressamente per la beneficiata " DELLl SIGNORINA
    MARIETTA DE-LEST parole di EUGENIO CERULLI Musica del M.° ORFEO LIVI
    Edizione del libretto a spese della beneficata, vendibile a cent. 50 a favore dell' Asilo V. E. presso la Congregazione di Carità, il Libraio K >ssi e V agente teatrale sig. Donnabella e presso il nostro ufficio.
    F* TArriOBELLi Direttore responsabile