CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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    POLITICO-LETTERARIO
    Esce il IVI©ì^coledi e il ©a.k>ato IN TERAMO
    La Direzione ed Amm ini straziane sono provvisori ameni e presso lu Tipografia del giornale
    Inserzione in 4" pagina cent. Iti per linea lunghezza di col-Mina - In 31* pagina cent. 13 - Per pin inserzioni ti fa uno sconto - Le lettere affranoalc e vaglia postali debbono essere diretti all'-uftlcie del Corriere Abruzzese in Teramo.
    Aon si restituiscono i manoscritti.
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    IERI, essendo stata chiusa la Tipografìa,
    oggi esce il Giornale in mezzo foglio.
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    COL PROSSIMO NUMERO, le Appendici del CORRIERE conterranno una Leggenda abruzzese, narrata dal Signor Battista De Luca, intitolata:
    LA GROTTA DEGLI SPETTRI
    LE ELEZIONI IN FRANCIA
    L' esito decisamente repubblicano delle e-lezioni di domenica (20) in Francia ha fatlo scoppiare una crisi parziale di Gabinetto, che già da qualche tempo aspetlavasi, come conseguenza della politica reazionaria inaugurala dal capo del Gabinetto slesso.
    II signor Buffet, respinto dal suffragio uni-
    un candidato repubblicano; il sig. D1 Harcourt , reslò parimenti nelki tromba nel Loiret; il signor Desjardin è in ballottaggio con un repubblicano; insomma la votazione di domenica j fu una vera ecatombe per i capi e per gli a-spiranti del centro destro e della destra.
    Non è mestieri dire quanto siano desolati gli organi de1 varii partiti monarchici. Uu fallo notevole si è ebe ciascuno trova un conforto nelle disgrazie degli avversari. I giornali bonapartisti si rallegrano della totale sconfitta degli orleanisti; questi si consolano nel successo incompleto del bonapartismo neile elezioni del 20; i legittimisti godono che i traditori (così chiamano gli orleanisti che non vollero accettare la bandiera bianca) siano stati pressoché completamente esclusi dalle nuove Camere.
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    Intanto il Maresciallo ha compreso la sua j situazione, accettando le dimissioni del sig. Buffet. Ormai la lotta è combattuta ed è nl-
    meglio crede, e certo non sarò io che mi prenderò la pena di contraddirlo; ma non mi par* che abbia per ciò ragione di coinvolgere nella i stia ira contro il Sig, Prefetto di Chieti la di-I guitti del Collegio di Lanciano che attualmente ho , onore di rappresentare, nè di falsare U qualità del mio carattere, che mostra di non conoscere.
    Devo anzi tutto far rilevare essere erro-neissimo il giudizio che il Collegio elettorale , di Lanciano voti ciecamente per chi vuole il Prefetto. E co'go qu-sta occasione per dir» pubblicamente che, a proposito dell' ultima e-» lezione politica, io posseggo nelle mani di uu egregio mio amico qualche documento, per dimostrare che l'autorità governativa abbia dichiarato essere inditi Tenie tra me ed il mio competitore; che essa prevedeva, come risulU da corrispondenze da Chieti di quel tempo sulla Gazzetta il Italia,- ispirate probabilmente dal Sig. Prefetto, che quello dei due competitori clie avrebbe vinto a Lanciano avrebbe ri por-
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    lfrioni di domenica (20) in Francia ha fatto scoppiare una crisi parziale di Gabinetto, che già da qualche lempo aspetta vasi, come conseguenza della politica reazionaria inaugurata dal capo del Gabinetto slesso.
    Il signor Buffet, respinto dal suffragio universale come era già stato respinto dal suffragio ristretto, ha dovuto finalmente rassegnare «e sue dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica, ed il Bien public annunzia che il sig. Dufaure fu incaricato di (costituire il nuovo Gabinetto,
    La disfatta elettorale del sig. Buffet dimostra, meglio d' ogni altra cosa, la Francia es-j *ere ornai stanca delle congiure monarchiche I «r ogni colore, ed aver sete d' un governo so-I do, liberale e definitivo. L'ex-vice presidente I del Consiglio si era presentato a Mirecourt, sua I terra natale, e venne lascialo spietatamente nel-I la tromba. Presentò la propria candidatura in , altri collegi, a Commercy (Meuse), a Bourges, , a Castelsarrasin, dovunque spacciando che egli i *ra la panacea che avrebbe guarito ogni male I repubblicano; e dovunque fu sconfitto, malgra-i do le risorse di cui può disporre un ministro I tleir interno, malgrado il prestigio di cui \a I dotato un vice presidente di Consiglio.
    Questo fatto è la più eloquente condanna I eh» ottener si potesse contro la sua politica.
    La tanto decantata Unione conservatrice, I che erasi costituita all' ultim' ora per racco-, i gl'ere elementi irla combattere e rovesciare il [ (inverno costituito, ha fatto un fiasco signi I ficanfissili]o; oltre alla sconfitta del Buffet, pa-I ricchi altri campioni della reaz'onc monarchi-ira rimasero sul terreno.
    Il sig. Baragnon, intorno al quale pareva     eiezioni del 20; i legiltimisli godono che 1 traditori (così chiamano gli orleanisti che non vollero accettare la bandiera bianca) siano stati pressoché completamente esclusi dalle nuove Camere.
    Intanto il Maresciallo ha compreso la sua situazione, accettando le dimissioni del sig. Buffet. Ormai la lotta è combattuta ed è altresì decisa. La Francia ha trovalo nella forma repubblicana un punto in cui si può raggruppare una grande maggioranza concorde, e non ha esitato di mandare alle Camere uomini che rappresentano quel principio. Come poteva restare il Buffet senza venir meno alle più elementari convenienze costituzionali? Il Maresciallo ha fatto bene dunque accettando le dimiss oni del Capo del gabinetto e dando facoltà di ricomporre il Consiglio de' ministri ad uomini del centro sinistro. Il signor Thiers ne può essere contento.
    Comunicazioni
    Dall' on. Deputalo De Crecchio riceviamo la seguente lettera:
    Napoli 22 Febbraio 1876 Egregio Signor Direttore
    Un mio amico mi fa ricapitare il N. 13 del giornale 11 Corriere Abruzzese, che è diretto da V. S. e dove leggo una corrispondenza da Chieli, che si.occupa anche di me. Io son sicuro che Ella da onesto pubblicista quale devo presumerla non avendo la fortuna di conoscerla, avrà più d' ogni altro interesse a rettificare dati di fatto ed apprezzamenti erronei, nei quali il suo corrispondente chietino è evidentemente incorso.
    Egli può fare a suo modo V apologia di chi
    egregio mio amico qualche documento, per dimostrare che T autorità governativa abbia dichiarato essere indifì rente tra me ed il mio competitore; che essa prevedeva, come risulta da corrispondenze da Chieti di quel tempo sulla Gazzetta d' ìlati^- ispirate probabilmente dal Sig. Prefetto, che quello dei due competitori che avrebbe vinto a Lanciano avrebbe riportala la vittoria per solo una ventina di voti. Tali erano dunque le previsioni del Prefetto, ed invece il mio competitore ha ottenuto 278 voti, ed io 530: lo che dimostra, pel decoro del mio Collegio, che colà la grande maggioranza defdl elettori si è ispirata al libero volo della propria coscienza soltanto, e non ai suggerimenti di alcuno.
    Quanto a me poi, La prego di riteneri eh» se il suo corrispoudente non mi niega una sufficiente notorietà in Italia, non è credibile affatto allorché asserisce che io era presso che sconosciuto nel Collegio di Lanciano. Vi sono nato, vi sono stato educato, vi ho estesissima parentela, più estesi rapporti di antiche e sentite amicizie, e lascio immaginare a Lei se poteva esservi quasi sconosciutol
    Ma la maggiore insinuazione contenuta nella predetta corrispondenza è quella dove si leggono le seguenti parole: « E il De Crecchio, « benché appartenente all«\ Giovane Sinistra, « pure eletto deputato per opera del Prefetto, « s'istallò.a Destra; ed ora vi si trova con-« tentone come n*l migliore degli stalli pos-« sibili. Gloria a lui. »  Vergogna, io dico alla mia volta, a chi deve ricorrere a siffatti artefìcii per calunniare un nome immaculato; ed io lo posso dire con piena coscienza ed a fronte ben alta! Sipeva che s'era sparsa tale voce di me, che io C'oè fossi appartenuto alla Giovane Sinistra; non ho potuto smentirla perchè nessuno, prima del suo corrispondente, lo ha pubblicamente affermato; ed ora soltanto» grazie a lui, io posso dire che non sono giammai appartenuto alla Giovane Sinistra.