CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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    domanda nella stia lealtà avrebbe dovuto rispondere il De Orecchio. Per altro come P ex Ministro francese Buffet fu chiamato una volta Hn Gambetta Ministro dalle interruzioni perpetue, così il De Orecchio potrebbe chiamarsi Depu-1 ito dalle tarde dichiarazioni. Nel periodo e Mtorale, lasciò due mesi incerto il Collegio se,fosse di destra o di sinistra; infine si dichiarò di destra. Ora aspetta due anni per dichiarare di non aver appartenuto giammai alla Giovane Sinistra.
    L'on. De Orecchio esclama: Vergogna a ohi deve ricorrere a simili artifizi per calunniare un nome immacolato !-Non so chi deve vergognarsi d' aver proceduto nebuloso e tardo nelle dichiarazioni di fede politica. Nè è artificio esprimere una voce, che corre da due anni tra gli uomini eminenti della Provincia e del Collegio. Anche quando gli ho attribuita molla dottrina nel'a disciplina , che insegna, non ho fatto che ripetere la voce dei più: giacche non ignoravo che un uomo competente, il Tonimasi. in un articolo del Mar-gagni gli da del superficiale. Siccome cito a memoria nè ho presso di me la raccolta del Margagni^ così non garentisco la parola, ma garentisco rigorosamente il senso.
    Infine P on. De Orecchio dice che nella Camera ha votato, come l'anima gli dettava. E verissimo e di ciò gli va data sincera lode. Egli ha volato, se non m'inganno, contro i provvedimenti eccezionali di Pubblica sicurezza, ma ciò mi conferma che s*e non Ietterai mente, certo moralmente egli apparteneva alla giovane sinistra. Del resto se questa indipendenza dell'on. Deputato agli . uomini onesti od imparziali reca gran piacere, scontenta però il Prefetto di Chieti, che nelle future ele-»  Ia Allnr:i si vedrà i
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    ba polulo a taluno sembrare ebe le percosse gli fossero dale in presenza del brigadiere di P. S. Dalle slesse nostre parole risulta chiaramente che questi non era presente, quando
    quello jenc spiegavano la loro forocia in1 un uomo inerme. * *
    Sabato scomo, lungo la Strada Teram i-Giulia, mi avvidi esser raddoppiala la perlustra/ione della benemerita Arma, lo pensai subito a qualche arresto inporlanle. Ma la Gazzella mi svelò il mistero. L' onorevole.... Silenzio era partito per Rumai E poi dito che i RR. Garabinicri non rendono
    dei segnalali servigi al paese.
    ? *
    *
    Ricevo c pubblico:
    Teramo 6 marzo 1876
    Signor Dirtitore
    Alla notizia che vi e piaciuto dare nell* ultimo foglio sai conto del mio povero amico Ludovico De Angeli», vi prego aggiungere quanto segue.
    Da più. tempo si-presentiva la necessità di un provvedimento, che valesse a moderare le abitudini dell'infermo e a sottoporlo ad opportuni mezzi curati/i. Le insistenti prema re dei medici e le:preghiere degli amici vinsero alla Une la rep gnanza della famiglia, e 1' infermo tenne collocalo, fra i pensionali più distinti, nell'Ospizio di S- Benedetto in Pesaro (così sapientemente ed anure voi mente diretto dal cav. Michetii) dove gode della più glande liberti, e dì frequenti passeggiale a piedi ed in carrozza. Si spera che la dimora in esso possa essere brevissima, e che di qui a poco gli A-brazzi riabbiano il lori» gentile poeta, e una cospicui famiglia la sua più cara consolazione.
    Quanto a me poi, io non accora;)ignai, ma seguii l'amico adorato ed infelice iu compagnia di suo fratello Giovanni, che in questa come in ogni altra circostanza gli prodigò le cure più affettuose del mondo, non badando nò a disagi uè a denari pur dir al e.iargli di alcun poco le necessarie sofferenze.
    Credetemi coli', usato affetto
    Titta vottro S. Costa..sti.m
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    progressi del nostro esercito, fe tempo di rivolgere un.pensiero più sollecito alla marina, che merita come I' esercito I' affollo del paese e lo cifre del Parlamento. Mio supremo voto è di dare ah'.talia quella Irgitt ma fiducia nelle sue forze che mantiene salda 11 indipendenza ed assicura la tutela dei propri diritti.
    Signori Senatori, signori Deputati!
    L'Italia ebbe una conferma delle sue buone relazioni internazionali nella visita dell' Imperatore d' Austria-Ungheria e dell' Imperatore di Germania. Io fui sommamente lieto di o-spilarli. Venezia e Milano si mostrarono degne interpelli (tal sentimento della Nazione. In quelle dimostrazioni di cordiale amicizia fra i Sovrani vi era il peguo della simpatia duratura fra i popoli.
    La insurrezione nella Erzegovina e nella Bosnia diede luogo a negoziali fra le potenze garanti della integrità dell' Impero Ottomano. Ilo credulo conveniente di prendervi parte per ristabilire d' accordo con esso la tranquillità nell' Oriente, ed assicurare le sorti delle popolazioni cristiane. S. M. il Sultano accolse di buon grado le proposte fattegli a questo line, lo auguro che la pronta od efficace esecuzione delle annuncile riforme, varrà a pacificare quelle contrade ed a preparare loro un migliore avvenire.
    L'Italia adempirà ai suoi doveri di grande potenza, contribuendo con i governi amici al mantenimento della pace. Intenta a svolger© le sue libere istituzioni e la sua prosperità, essa saprà usare la propria influenza in modo da procacciarsi il rispetto e la fiducia dalla Nazioni civili.
    Gianni-i Senatori, signori Deputati,
    Sii avvocato Pietro Paolo Centurelli, aaU in Campii nel 3 settembre 1794, è morto ia Teramo il 0 volgente.
    Giovinetto s' iniziò nei principi puri delia scuola liberale, e godè la confidenza dell' illustre marchése Dragonetti.
    Nel 1820 rese servizi notabili e pericolosi, cnmnipndn snpnialmpn 1 e una delicata cemmìs-
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    ^ugsiuuìui ui ruDDiica sicurezza, ma ciò mi conferma che s*e non letteraW m^iile, cerio moralmente egli apparteneva alla piovane sinistra. Del resto se questa indipendenza dell' on. Deputato agli uomini onesti rd imparziali reca gran piacere, scontenta perà il Prefetto di Chieti, che nelle future elezio ti' non vorrà sostenerlo. Allora si vedrà i r,30 voti ed elettori indipendenti a che si ridurranno. Forse P on. Deputato e Porgano del Prefetto protesteranno, ma a me basta aver consegnato qui questa previsione.
    Piccolo Corriere
    Domenica scorsa la cittadinanza attendeva (?) il signor Carnevalone, ma con meraviglia generale questi non si fò vedere, non ostante i preparativi fatti.  i quali consisterono in un foglio di carta bollata da 50 centesimi presentato dai proponenti alla prefettura, e in un decreto o permesso prefettizio.
    Forse il sig. Carnevalone ha creduto esser pochini davvero quei preparativi ; si è per ciò ebe s' è permesso di minchionare il colto e V inclita, e, più di tutti, gli onorevoli proponenti e me ohe non lardai a fare il soffietto di rito.
    Ciiechessla, certo è che siamo in piena Quaresima. La noia c" invade le fibre, i museoli ; lo sbadiglio  questo mio a-iroce nemico  , regna sovrano e tiranno tra noi. Almeno la banda musicale suonasse la domenica ! On. Gruoioli; se non vuol suonar lei. faccia suonare gli altri È una preghiera
    ^aaaio modesta, altreUanto giusta.
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    Vi si fa sapere cho nel Comune non è per sistema che ti richieggono le informazioni del parroco per i certificati di boema, condotta, bensì per eccezione. Anzi, anche questa eccezione non sarebbe esistita, se un impiegato comunale eoa aresse preso un equivoco, fraintendendo pienamente gli «rdiei del sindaco.
    Meglio così. Sarebbe sialo deplorevole se il sindaco di p» eapolaogo di provincia avesse ricorse ai parroci per cer-t Lca't il cai diritto gli é affidalo dalla legge, ili rallegro pnetfré ette io abbia provocato una spiegazione dal pubbli e* émiétraii^ina.
    * # #
    Is seguito m ciò ebe fu narralo intorno alle angherie i't'-ìr g tardi* d jgatali in persona ,d«l »ig Pannolla,
    disagi uè a denari pur dr al e/iarglì di alcun poco le necessarie sofferenze.
    Credetemi coli' usato affollo
    Tatto vostro S. CoSTA.NTI.M
    DISCORSO DELLA C0B0NA
    Signori Senatori, signori Deputati,
    L' anno trascorso da che io mi trovai in mezzo a voi dev' esserci cagione di conforto e di speranze. Le condizioni interne furono buone, le relazioni estere pjenamenle cordiali. L' obbligo di adempiere un fallo internazionale con un Sovrano amico maturò nel mio governo P idea del riscatto delle ferrovie. L'Italia affronta con ardire un problema gravissimo, che -già da tempo occupa i governi ed i parlamenti delle nazioni più civili. Vi sarà presentalo un trattato coli1 Austria-Ungheria ed un progetto di legge per 1 acquisto e P e-sercizio delle ferrovie principali del regno e per provvedere i capitali necessari a compierlo. Sebbene una cosi grande innovazione arrechi qualche aggravio al Tesoro, pure io -confido che in questa Sessione si potrà per la prima volta pareggiare P entrata e la spesa dell'anno senz'aumentare le imposte.
    Jl buon volere col quale si prosegue P o-pera delicata e paziente della revisione daziaria, d' accordo colla Trancia, la Svizzera e P Austria-Ungheria mi persuade ehe durante la Sessione potranno esservi presentati nuovi trattali di Commercio.-
    K mio desiderio che sterno emendali i difelli rilevati dalP esperienza a vantaggio dell' erario, che sia aperto ai prodotti italiani sbocco cpiù ampio e più sienro, serbando incolumi i principi del libero scambio.
    Alcune leggi i.riportanti per P ordinamento della giustizia, per Pisl;u -ione sopralutlo popolare, per la riforma tributaria ed amministrativa non poterono essere volale netta scorsa sessione. Ho ordinato al mio governo di riproporle e le raccomando alla vostra solle^ ciludine.
    Ho potuto io medesimo nei campi d'istruzione scorgere con altero compiacimento i
    nazioni civili.
    L1 avvocalo Pietro Paolo Centurelli, naU in Campii nel 3 settembre 1794, è morto ia Teramo il 6 volgente.
    Giovinetto s' iniziò nei principi puri della scuola liberale, e godè la confidenza dell' illustre marchése Dragonétli.
    Nel 1820 rese servizi notabili e pericolosi, compiendo specialmente una delicata commissione per ordine di un Comitato del Parlamento presso il generale Pepe per eseguire un movimento d' accordo col generale Carrascosa, e impedire agli Austriaci di avanzarsi negli Abruzzi.
    Arrestato con molli altri patrioti nel 1828, e dopo 9 mesi tradotto in Napoli, sostenne con dignità la discussione della causa dinanzi alla Suprema Commissione pei reali di Slato, e fu assoluto insieme agli altri.
    Nel 1831, associato li suo nome alla causa del suo vecchi) amico e compagno di patimenti, Andrea Costantini, oboe a patire nuove molestie, e la sospensione per alcun tempo dtil-P esercizio deila professione.
    Dopo il 1860 ebbe in cambio delle durate fatiche e dìi servigi resi,'a ricompensa di tutti gli onesti, il disprezzo e P oblìo!
    Scese nella tomba colla coscienza intemerata e la fama d'incorrótta onestai....
    T. Taffiorelu Direttore responsahil*
    SEME-BACHI
    AVVISO
    Deposito di seme - bachi da seta (tei rinomato Istituto bacologico di Ascoli Piceno, confezionato "dal prof. Mari presso il sig. Vincenzo Cantalamessa in Giulia-nova a L. 20 P oncia di grammi 27 netti.
    IM. 33. Vedi in 4* pagina avvisi
    AGLI AMATORI DI PIANTAGIONI D" tTLiVI 0 WK*-DE LIQUIDA ZIONSt.