Testo OCR meta' superiore della pagina
Ci scrivono da Lanciano in finta 8: Compio il doloroso ufficio di annunciarle la grave sventura, da cui il Cav. Ludovico Ma raffica Ani inori ex deputato al Parlamento nazionale è sialo colpito nella morte dell' a-dorala genit rice, Marianna Crognali dei Marchesi di Castelnuovo.
Donna di alto sentire, modello di sposa, esemplare di madre, non vivea che per diffondere intorno a sò un' aura di amore, di bontà e di pace! La sua famiglia, i suoi parenti ed i suoi amici l'adoravano, perchè la vedevano sempre buona, sempre gentile e sorridente; ed i poveri I' adoravano, perchè I' a-vevano sperimentata sempre pietosa! Nel corso della lunga malattia dolevasi dell1 ozio, cui era condannata; e quando comprese, che a nulla più valeva, desideravasi la morte! E morì nella età di 63 anni, alle ore 10 pu m. del giorno 7 Marzo, dopo lunghissima ma tranquilla agonia, c soddisfatti i doveri imposti dalla religione, che in lei era sentimento.
Ha lascialo due figli sconsolati, Ludovico e Leon il dal
Piccolo Corriere
Vi dò una buona novella.
Uno dei noftri martirizzali, 11 sig. Berlini prefetto di Chieti, epiega il volo per altri lidi. 1 giornali di Roma lo mandano à Fisa, ed a Chieli spediscono a grande velocità il De Feo che fu eet lo ^prefetto a Lanciano.
Là Gazzetta nostrana, da buona zitellona qual' è, non può fare a mono di dargli I' ultimo sguardo amoroso. Perchè, già ìo sapete, ì redattori della Gazzetta sofTrono di mal d' amore profettizio: non possono staro seni' amare un pròle Ito purchessia 1
Pnfeliiie cvoniea.
Infiliti, cominciano già a metter le mani innanzi, con co-qwiterie, per il futuro prefet o di Chieli. La Gazzetta dice: « colla partenza del Berlini la provincia di Chieti perde corto uu et imo prefetto; ina non meno ottimo è. quello cho gli saccede. *
Sapevamcelol Mandateci Meneghino o Pantalone e la co-'-«r mftutiere userà il medesimo linguàggio.
del vento, e nessuno me 1' ha sapulo dire. Peccalo ! Avrei voluto fargli recapitare per mezzo della K. Prefettura, iuta petizione debitamente autenticata, por commuoverlo a favore di noi poveri mortali, e più a favore della caserma del Di-sire Ilo militare.
Disgraziata caserma ! Viene il terremoto e 'se la prendo con lei : viene il vento e comincia a scoprire i tetti, minacciando la itìvta di alcuni bravi soldati che era:.o là ad esercitarsi nello armi.
* # *
Leggo in furi giornale che si stampa a Filadelfia cho in quelle beate e repubblicano regioni del Nuovo Mondo v' ha un Comune che per la floridezza del suo bilancio dà dei punii a questo di Teramo.
Che cosa ha fallo quel Comune? Un decreto molto americano, con cui risponde picche ai creditori ebo gli vanno a chiedere denari.
Ecco un esempio che potrebbe essere imitalo dal Comu-no di Teramo. E il modo più spiccio di far economia.
L'avrà forse già imitato o meglio l'avrà già provenuto il Sindaco di Teramo che ha un sacro orrore a firmare i man-l dati ? In questo caso scriverei ad un, mio amico, reclamando 1' originalità dell' espediente. Manchiamo tanto di o-riginalilà, che, quando ce n' è qualcuna, bisogna colpirla a volo.
# # *
In questo momento en'r.i Quattrocchi che mi dà notizia del proiettore del vento. Esso è S. Eusanio, molto conosciuto a Castelli.
£ Eusanio benedetto! io non ho pregato mai, nemmeno le > le donne, ma quosla volta imploro la vostra protezione!
E la gloriosa falange si assottiglia di giorno In giorno......
Giacomo Massei non è più.
Nato iu Teramo il 20 novembre 1802 di sangue antico e gentile, appreso dai paterni esempi 1' amore della patria e della libertà.
Nel 20 vestì volontario il saio del legionario, e marciò contro i tedeschi, restitutori della tirannide, borbonica. "
Nel 22, per giovanile baldanza, diedet negli 'artigli della polizia, e si sottrasse colla fuga a più gravi patimenti.
Più tardi, temperata T asprezza del governo, col favoro , del marchese di Spaccaforno, sostenne molti puhbliei ufizt, I e rese non pochi servigi alla natia città. Nel 48 insieme al , fratello Raimondo, fu tra. i più animosi della parte novatrice; 1 e ri mula te le cose, dopo visto esulare il fratèllo, fu tratto in nel 51: donde si liberò a gran fatica e non senza
I procedimento esecutivo privilegiato: sembra però che il privilegio cessi quando esaurito il primo stadio della vend ta dei n obili e degli slabili si entra nel secondo cioè in quello della distribuzione del prezzo o della graduazione , dei creditori. Infatti questa opinione trova l'appoggi» dell' art. 40 in cui è detto « La distribuzione del prezzo (seguita la vsndita dei mobili) Ira l'Esattore ed i creditori opponenti si fa a norma del Capo ¥111. p§f. IL lib. IL del Cod. di l'roc." Civ.; » dell' art. 55 nel quale si dico che I' eccedenza del prezzo ritratto dalla vendita dei beni slabili essendovi creditori iscritti o creditori eliirografarii opponenti si deposila nella cassa dei depositi e prestiti per essere aggiudicata agli aventi dritto; dell' art. 56 in cui si prescrive che quando 1' E-saltore ha agito in via esecutiva sugi' immobili posti nel Comune dell'Esattoria per tasse diverse dalla fondiaria, oppure per la fondiaria sopra immobili posti fuori del Comune dei -Esattoria deve provocare il giudizio di graduazione davanti la competente' autorità giudiziaria. Ora a nostro credere se il legislatore del 1871, quando si trattò del procedimento per la vendila dei beni mobili e stabili lo dettò per intero; se quando volle che I' Esattore fosse soddisfatto senz' alcuna formalità di distribuzione o graduazione, cioò quando nella esecuzione mobiliare non si presentano creditori privilegiati, o di egual grado (Ai t. 40, 2.° al.a) o quando abbia agito per fondiaria sopra immobili posti nel Comune dell' Esattoria (ari, 55), lo disso espressamento; se per la distribuzione del prezzo ricavato dai mobili rimandò al Codice di P. C.; se dopo soddisfallo P E-sattore la somma eccedente va aggiudicala agli aventi diritto e naturalmente dall' autorità ordinaria perchè il procedimento privilegiato non ha piò ragione di essere; se 1' Esattore tro-vaedosi nelle condizioni dell' art. 56 è rimandato per provocare la graduazione all' autorità giudiziaria competente; noi non sappiamo darci una seria ragione del come possa dubitarsi che questa autorità sia quella del Tribunale Civile.
(Continua)
|
Testo OCR meta' inferiore della pagina
P>t[titile cvonioa.
Infatti, cominciane già a racller le mani innanzi, con co-f«r iferì», per il futuro prefel o di Chieti. La Gazzetta dice: « colla par lenza del Berlini la provincia di Chicli perde corto «n «t iato prefetto; ma non meno ottimo è quello cho gli asccedf. »
Sapevamcclol Mandateci Meneghino o Pantalone e la co-
1jtif;i( per mestiere userà il medesimo linguàggio.
# #
Che mincvano divertimenti in quaresimal Eccoli qui arrivali; una giostra ed un fnano. E vi par poco? Quando nwn avrera nulla a fare, andremo a roteare in quello spazio ¦concesso dal Municipio per coprire la vista ai negozi che vi sono intorno.
In quanto al nano, mi si dice cho sia del Senegal... if (aliano.
Se è
vero questo, il noslro Sindaco che è così minuto celle sue cose, non dovrebbe permettere una burla simile. Kgli dovrebbo, pria d' ogni altro, andare a riconoscerlo, se sta cioè del Serenai o di Val d' Aosta.... Magari nominare una t.ammissione ad hoc. Riconosciutolo, si aprirà il cinquantesimo registro municipale (ora che nel nostro Comuno sono
in i registri), e f? intitolerà registro dei nant.
#
# *
...................................... e la banda non suonerà domani,
perchè F on. siudaco e non aucora cavaliere non vuol fare ciò ehe dice il Corriere.
Minaccio di continuare.
*
#
Denuncio on modo di compilare un giornale. Co l' offro la Gazzetta di Teramo.
XJn articolo di fondo, di cui la maggior parie è copiata da un lavoro di Adolfo Wagner; un articolo sul Parlamento, «vaialo dall' Opinione senza però citarne la fonte; la Cronaca, ni pouff-o ir ri di notizie prese dai giornali romani e dalla lìizzt.iia di fìapoli, ora citandola, ora facendone a meno, *uie nella lode prodigata a Berlini; finalmente un' appendice ... molto vecchia e promettente la soluzione di un serio frtibleiat: « perche il poema di Vinciguerra non viene inteso tfa coloro che non capiscono il latino/ »
Tal® compilazione così esemplare, mi spiega perchè la (jiztetta sia mollo diffusa... tra le mani do' suoi redattori * tfasipaiori.
* # #
iVzrtti ti ria notizia.... importanle.
È 4a tre giorni elio un vento furibondo ci lormenta da jK- Ho chieslo a molli chi fosse il santo patrono
Nel 20 vestì volontario il saio del legionario, e marciò contro i tedeschi, restitutori della tirannide, borbonica.
Nel 22, per giovanile baldanza, diede, negli 'artigli della polizia, e si sottrarse colla fuga a più gravi patimenti.
Più tardi, temperata T asprezza del governo, col favore j d»l marchese di Spaccaforno, sostenne molti pubbli»! uful, " rese non pochi servigi alla natia città. Nel 48 insieme al fratello Raimondo, fu tra: i più animosi della parte novatrice; 1 e rimulate le cose, dopo vislo esulare il fratello, fu trailo in carcere nel 51: donde si liberò a gran fatica e non senza denaro.
Passò fra paure e sospetti il novennio susseguito ; e riaperto 1' animo a più liete speranze nel 60, trasse dalla pubblica forluna il vigore necessario per sostenere con dignità le sue privale iatture ! Ebbe anime buono e generoso più che non paresse, e ingegno superiore alla cultura.
Vecchio e infermiccio si condusse in Napoli per ricuperare la saluto, e vi trovò la morte il dì 9 volgente alle or® 2 pom. Crediamo sapere che la salma verrà riportala in Teramo per essere deposta, se lo leggi non ostano, nella cappella degli ari.
APPUNTI GIUDIZIARI
{Del magistrato competente nei giudizi di graduazione giusta gli articoli 55 e 56 della Legge 20 Aprile 1871 sulla riscossione delle imposte dirette.)
Nello scorrersi la legge del 20 Aprile 18'>1, sorge naturalissimo il dubbio intorno all' autorità giudiziaria competente nei giudizi di graduazione, ^ precisamente se essa sia il Pretore oppure il Tribunale Civile: da una parte tutta l1 economia della legge suddetta consiglierebbe per In graduazioni una procedura sommaria innanzi ad un magistrato più facilmente accessibile qual' è appunto il Pretore; dall' altra le parole in essa adoperate « au-torità giudiziaria competente » ed altre equivalenti fanno destare spontanea la idea della procedura comune e del Tribunale Civile. Esaminandone il nudo testo toccheremo brevemente di questa quistione alla quale nell' attualità non può negarsi importanza perchè l'ac-torilà giudiziaria si è manifestata in vario senso e quindi Piccvilori ed Esattori non sono s curi del parlilo a cui appigliarsi.
H È vero che per la riscossione delle indi'' poste il legislatore ha voluto accordare un
di nari a perchè il procedimento privilegiato non ha più nigione di essere; se l" Esattore trovandosi nelle condizioni dell' art. Ufi I rimandato per provocare la graduazione all' autorità giudiziaria competente; noi non sappiamo darci una seria ragione del come possa dubitarsi che questa autorità sia quella del Tribunale Civile.
(Continua)
Ultime notizie
La situazione parlamentare si chiarisco sempre più e diventa sfavorevole al Gabinetto, che è ora al potere. Nelle nomine di ballottaggio dei tro vice-presidenti, dei cinque segretari e dei due queslori, la lista della Sinistra compilata con molta abilità e prudenza, ha completamente trionfato, dietro accordo della stessa sinistra con parte del centro e coi gruppo toscano. L' Opinione afferma che quelle votazioni « rivelano dogi' impegni presi da una parte e dall' altra e più ancora 1' intenzione di non volere che questo ministero giunga alla discussione delle convenzioni delle strade ferrate. » ; Pare che proprio sia così.
Oggi si discute alla Camera 1' interpellanza dell' on. Nicotera su 111 affare della Trinucria. La discussione generale verrà forse rimessa a lunedì. Se è vero che il Ministero cerca un'occasione per provocare un voto di fiducia, non è improbabile che colga questa offertagli dal Nicotera.
Il ministro Spaventa ha già presentato il progetto delle convenzioni ferroviarie.
F. Taffiorelli Direttore responsabile
SEME-BACHI
AVVISO
Deposito di seme - bachi da seta del rinomato Istituto bacologico di Ascoli Piceno, confezionato dal prof. Mari presso il sig. Vincenzo Cantalamessa in Giulia-nova a L. 21 l'oncia di grammi 27 netti.
|